"Quo Vadis", nella Diocesi di Roma un cammino-evento per la festa dei santi Pietro e Paolo
Vatican News
Un cammino nel cuore della Città Eterna, uno spettacolo teatrale, una veglia di preghiera. Saranno concentrate nelle giornate dal 28 al 30 giugno le iniziative per la festa dei santi Pietro e Paolo, patroni di Roma, promosse dai Vicariati della diocesi di Roma e della Città del Vaticano, in collaborazione con il Ministero della Cultura e il Comune di Roma e con Panathlon International. In particolare, venerdì 28 si terrà una veglia di preghiera nella basilica di San Pietro alle ore 21; sabato 29 è invece in programma “Quo Vadis”, un cammino- evento che tocca le tappe storiche della presenza dei due apostoli nell’Urbe; per finire, il 30 giugno, è previsto “Pietro e Paolo a Roma”, uno spettacolo teatrale di e con Michele La Ginestra.
Conferenza stampa di presentazione
Le iniziative verranno presentate con una conferenza stampa mercoledì 19 giugno, alle ore 11.30, nella Sala Cardinale Ugo Poletti del Palazzo Apostolico Lateranense. Interverranno il cardinale Mauro Gambetti, vicario generale di Sua Santità per la Città del Vaticano; il vescovo Baldo Reina, vicegerente della diocesi di Roma; Massimo Osanna, direttore generale Musei, Ministero della Cultura; Gianmarco Mazzi, sottosegretario di Stato, Ministero della Cultura; Francesco Sortino, coordinatore del progetto “Quo Vadis”; Michele La Ginestra; un rappresentante dell’amministrazione capitolina. Modererà padre Giulio Albanese, direttore dell’Ufficio per le comunicazioni sociali del Vicariato.
Il messaggio e la testimonianza di Pietro e Paolo
"Desideriamo porre al centro le massime memorie apostoliche riscoprendo il messaggio e la testimonianza di Pietro e Paolo attraverso i luoghi custoditi dalla tradizione – dicono il cardinale Gambetti e il vescovo Reina – e, soprattutto, richiamare la vocazione della comunità cristiana nella città di Roma alle soglie del Giubileo che stiamo per celebrare: rinnovare uno spirito di accoglienza in tutte le nostre realtà pastorali a favore dei pellegrini che giungeranno; offrire una testimonianza di carità e di fede con il nostro vescovo Papa Francesco".
L'universalità della città
L’idea di fondo è quella di "restituire a Roma la permanenza dei suoi patroni, che danno un carattere di universalità a questa città: qui Pietro e Paolo hanno vissuto e hanno lasciato tracce", spiega frate Agnello Stoia, parroco di San Pietro, che illustra così il progetto “Quo Vadis – In cammino con Pietro”, previsto per il prossimo 29 giugno, con l’obiettivo che possa diventare un appuntamento annuale. «Quo Vadis Domine? È la domanda che Pietro, in fuga da Roma, rivolge a Gesù che gli si manifesta sull’Appia Antica", racconta il religioso dei Frati Minori Conventuali. "Su quella stessa strada da cui progettava di scappare, la Via Appia, la Regina Viarum, arriva a Roma san Paolo, perché il Vangelo di Cristo arrivi nel cuore del mondo. Le vicende umane di Pietro e Paolo, a Roma si intrecciano, si attraversano, si separano, si uniscono, sulle strade di Roma e come le strade di Roma".
Tra i luoghi dei due apostoli
Una camminata urbana toccherà tutti i luoghi legati ai due apostoli, da San Sebastiano fuori le Mura a Santa Prisca, dal Carcere Mamertino a Santa Maria in Via Lata. Previsti due percorsi, uno più lungo e l’altro più breve, al termine dei quali si riceverà una “pietruzza”, un piccolo sasso simbolo del cammino compiuto. Proprio il sanpietrino, evocato nel logo di “Quo Vadis”, collega Pietro, Roma e le sue strade. È un’occasione offerta a cittadini, turisti, famiglie, fedeli per riscoprire o visitare per la prima volta tanti luoghi – tra cui il Parco Archeologico del Colosseo, la cui visita, in esclusiva per i partecipanti, è gratuita –, chiese, tesori dell’arte e della storia che emozionano. “Quo Vadis” ha ricevuto il Patrocinio del Ministero della Cultura, del Coni e del Parco Regionale dell’Appia Antica. https://sanpietroquovadis.it/
Ancora, domenica 30 lo spettacolo nell’atrio della basilica di San Pietro con inizio alle ore 21, "riporterà sulle vie di Roma Pietro e Paolo negli anni in cui sono stati qui insieme", prosegue frate Agnello. "Si tratta di un testo molto profondo ma anche molto romano nella cultura e nel gergo, nato grazie alla sagacia, alla scrittura fluida e all’inventiva di un artista del calibro di Michele La Ginestra che starà sul palco in veste di Pietro con Augusto Fornari in veste di Paolo, con la regia di Roberto Marafante e le musiche di Emanuele Friello".
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