Cerca

Cookie Policy
Il portale Vatican News utilizza cookies tecnici o assimilati per rendere più agevole la navigazione e garantire la fruizione dei servizi ed anche cookies tecnici e di analisi di terze parti. Se vuoi saperne di più clicca qui. Chiudendo questo banner acconsenti all’uso dei cookies.
ACCONSENTO
Alla 50ma Settimana sociale dei cattolici in Italia, la maxi Tovaglia della partecipazione e condivisione Alla 50ma Settimana sociale dei cattolici in Italia, la maxi Tovaglia della partecipazione e condivisione 

Tovaglia della partecipazione: dal coinvolgimento dei giovani alla condivisione

In vista della 50ma Settimana sociale dei cattolici in Italia, in corso in questi giorni a Trieste, quasi 2mila studenti, dalle primarie alle superiori del capoluogo giuliano, hanno lavorato alla costruzione di una grande tovaglia attorno alla quale ritrovarsi assieme a pranzare. Poi è stata stesa in piazza Unità d’Italia dove sono state riempite 12 ceste di generi di prima necessità da destinare ai poveri. Il vescovo Trevisi: “Dalla partecipazione alla condivisione. Tutti siamo saziati"

Alvise Sperandio - Trieste

Pezze cucite insieme per ricavare una grande “Tovaglia della partecipazione”. È il progetto che a Trieste ha preso corpo coinvolgendo quasi 2mila studenti, di lingua italiana e slovena, in preparazione alla Settimana sociale dei cattolici che si sta tenendo nel capoluogo giuliano fino a domenica, quando a concluderla sarà Papa Francesco con la celebrazione della Messa in piazza Unità d’Italia.

Insegnanti, ragazzi e genitori insieme

L’idea è stata ispirata dall’artista fra’ Sidival Fila ed è stata fatta propria da un gruppo d’insegnati, già abituati a lavorare insieme in modo trasversale, che si sono chiesti come sarebbe stato possibile aiutare le scuole nella preparazione del grande appuntamento, aperto ieri dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella e da quello della Cei, il cardinale Matteo Maria Zuppi. Ne è nata una vera e propria sperimentazione della partecipazione e nella logica della cosiddetta peer education, (educazione tra pari) i ragazzi delle scuole superiori sono andati ad aiutare quelli delle medie e quelli delle medie gli alunni delle elementari. Un’esperienza estetico-operativa che ha saputo coinvolgere genitori e famiglie: infatti, ogni studente doveva scegliere una stoffa significativa che in qualche modo raccontasse un pezzo di vita familiare e di storia personale: per esempio una tovaglia logora attorno alla quale tante volte si è mangiato insieme; un pezzo di una vecchia coperta di quando si era bambini; un pezzo di maglietta di calcio con cui si giocava al campetto… e così via. Gli studenti hanno imparato a cucirli, con la trama, l’insieme dei fili orizzontali, e l’ordito, l’insieme dei fili longitudinali, una vecchia arte sempre affascinante.

La Tovaglia della partecipazione realizzata a Trieste
La Tovaglia della partecipazione realizzata a Trieste

Una metafora dei legami costruita un pezzo ciascuno

La tovaglia, 90 metri di lunghezza per quasi due di larghezza, l’11 aprile è stata stesa in piazza Unità d’Italia per un grande pranzo in compagnia: in questi giorni, invece, è esposta all’ingresso del Generali Convention Center dove si stanno svolgendo i lavori assembleari. Come ha spiegato il vescovo di Trieste, monsignor Enrico Trevisi, nel suo saluto alla cerimonia di apertura, “è bella la metafora: la scuola come l’istituzione che insegna a creare legami, a tessere legami di storie familiari". Su questi pezzi di stoffa ciascuno ha scritto qualcosa: chi il proprio nome, chi uno slogan che riassumesse un qualche aspetto di cosa significhi “partecipare”. Annamaria Rondini, docente dell’Istituto Carducci-Dante e presidente dell’Uciim (Associazione professionale cattolica dei docenti) nonché coordinatrice degli insegnanti, aggiunge: “Abbiamo scelto la strada della tessitura proprio per significare questo fare assieme ciascuno un pezzo, per arrivare a realizzare qualcosa di grande. Ogni ragazzo è stato protagonista della sua opera ed è stato bello che i più grandi abbiano aiutato i più piccoli, che a loro volta impareranno questo stile”.

Dalla partecipazione alla condivisione

E siccome la tovaglia per definizione serve a pranzare, quel giorno, nella principale piazza della città, affacciata sul mare, circa 1.100 studenti con i loro docenti vi hanno mangiato attorno, con una sorpresa: nello zainetto hanno portato generi alimentari di lunga conservazione, donati alla Comunità di Sant’Egidio affinché fossero distribuiti a chi a quella mensa non c’era e solitamente è più emarginato e in difficoltà. “È il miracolo della condivisione – ha sottolineato monsignor Trevisi –. Dalla partecipazione alla condivisione. Dalle famiglie e dalle loro storie, per la mediazione della scuola, si è arrivati, tutti sorridenti, al centro della città. La scena era bellissima: e non è mancata l’ispirazione di cogliervi come una grande tovaglia di altare, attorno alla quale tutti si è affamati, e non solo di pane ma dell’Amore di Dio. Tutti bisognosi di Lui. E saziati da Lui. A me la metafora della grande tovaglia degli studenti triestini evoca tanti bei pensieri di autentica partecipazione”, ha concluso il vescovo. “È stato bellissimo – riprende la professoressa Rondini – riempire quella tovaglia con una visione intimamente eucaristica e un aiuto molto concreto in favore dei poveri. Questa esperienza ancora una volta ci insegna che se c’è una buona opportunità, i ragazzi non esitano a farsi coinvolgere: a noi adulti il compito di creare queste occasioni di esperienza umana”.

Grazie per aver letto questo articolo. Se vuoi restare aggiornato ti invitiamo a iscriverti alla newsletter cliccando qui

04 luglio 2024, 15:44
<Prec
Febbraio 2025
LunMarMerGioVenSabDom
     12
3456789
10111213141516
17181920212223
2425262728  
Succ>
Marzo 2025
LunMarMerGioVenSabDom
     12
3456789
10111213141516
17181920212223
24252627282930
31