A Berlino l'incontro internazionale dei "Giovani per la Pace"
Vatican News
“A Global Friendship for a Future of Peace”: sarà con questo sogno di "un'amicizia globale per un futuro di pace" che circa 1000 ragazze e ragazzi, studenti universitari e delle scuole superiori, si daranno appuntamento dal 27 al 29 agosto prossimi a Berlino per l’incontro internazionale dei "Giovani per la Pace". Tredici i Paesi di provenienza dei partecipanti per un grande evento europeo molto sentito in un tempo segnato da guerre che sembrano senza fine come quelle a Gaza e in Ucraina.
Un centinaio di giovani dall'Ucraina
"Giovani per la Pace", si legge nel comunicato che annuncia l'evento, "è il movimento legato alla Comunità di Sant’Egidio, che si impegna ogni giorno nelle periferie con i bambini in difficoltà, i senza dimora, gli anziani soli, e ha promosso, nei mesi estivi, vacanze solidali con i rifugiati nei campi della Grecia e di Cipro". Dall'Ucraina, dove Sant’Egidio continua a sostenere la popolazione con distribuzioni di generi alimentari e materiale sanitario e la gestione di centri educativi per bambini e adolescenti - anche grazie al supporto di tanti rifugiati che si sono uniti alla Comunità - arriveranno nella capitale tedesca un centinaio di giovani provenienti da Kiev, Leopoli, Ivano-Frankivsk e Kharkiv.
L'impegno contro violenza e razzismo
Nei tre giorni di incontro i partecipanti, si legge ancora nel comunicato di presentazione, "daranno voce alle speranze della loro generazione e si confronteranno su diversi temi - ecologia, migrazioni, povertà - per diffondere una cultura della pace e della solidarietà in una città dove 35 anni fa un muro è caduto", e che per questo rappresenta "un grande segno di speranza per il futuro". In programma, inoltre, nella mattinata del 28 agosto, un’assemblea con Marco Impagliazzo, presidente della Comunità di Sant’Egidio, intitolata “Nell’amicizia c’è la vittoria”, mentre nel pomeriggio i giovani vivranno un momento di commemorazione al Memoriale delle vittime Sinti e Rom del nazionalsocialismo, nei pressi della Porta di Brandeburgo, "per rinnovare il loro impegno a contrastare ogni forma di violenza e razzismo".
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