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Oltre Roma, in pellegrinaggio sulla Francigena del Sud

Il Giubileo è alle porte e anche la Via Francigena si prepara. L’itinerario culturale del Consiglio d’Europa parte da Canterbury, però non si ferma a Roma, prosegue infatti verso il sud, per oltre 900 km, per concludersi finalmente a Santa Maria di Leuca, in Puglia. Insieme ad un gruppo internazionale abbiamo percorso due tappe del Cammino tra Bari e Polignano a Mare

Stefanie Stahlhofen - Inviata a Bari

“Roma, ovviamente è la meta di riferimento della Via Francigena, secondo l'itinerario di Sigerico. Roma, insieme a Santiago di Compostela e a Gerusalemme, fa parte, dal Medioevo, di quelle che sono considerate le tre peregrinazioni res maiores. Per cui da Roma c'è già questa estensione naturale nella direzione di Gerusalemme, dunque che la collega con la città santa”, spiega Luca Bruschi, direttore dell’Associazione Europea delle Vie Francigene (AEVF). Questo settembre l’Aevf, insieme alla regione Puglia e al progetto europeo “hike”, invita a camminare e a scoprire il sud di questo importante cammino per i pellegrini. E così ci troviamo, zaino sulle spalle e scarponi ai piedi, lungo il mare o in mezzo a campi di ulivi, fichi e vigneti, tra Bari e Polignano a mare.

Camminare dentro una favola

Eleni Garitou, ha 29 anni, è arrivata dalla Grecia. Grazie a un’amica ha saputo del progetto ed è venuta a scoprire la Francigena del Sud. In Grecia ha già fatto trekking, un pellegrinaggio mai. Per la prima volta in Italia, è meravigliata dalla bellezza della Francigena del Sud: “Quando vado a camminare in Grecia vado in montagna o nella foresta. Non ho mai fatto un trekking su un sentiero simile: incontri gente che lavora nei campi, nelle vigne. Camminando vedo contadini e assaggiamo la frutta che troviamo sugli alberi. Mi sembra di essere in una favola. C’è tutto: il mare, i campi, gli alberi. Molto bello, sono così impressionata! E sono molto felice di essere qui. Dovete venire!”

Eleni Garitou, partecipante della Grecia (a destra)
Eleni Garitou, partecipante della Grecia (a destra)

Un’esperienza profonda

Elena Dubinina viene dalla Russia e accompagna questa camminata come responsabile progetti europei Aevf. Lei ha già percorso tanti tratti della Via Francigena, ma anche altri cammini: “Per me è una esperienza interiore molto profonda. Perché camminando si impara molto. Vedi tanta natura, tanta cultura, tanti siti culturali diversi e si incontrano tante persone del luogo e altri pellegrini.

È così ci si arricchisce di molte cose nuove. Ma allo stesso tempo, c’è l’opportunità per riflettere e guardare dentro di te e scoprire alcune parti nuove di sé, nuove idee, nuovi punti di vista, il che è molto importante per me.”

Elena Dubinina, responsabile progetti europei AEVF, a San Vito (Polignano a Mare)
Elena Dubinina, responsabile progetti europei AEVF, a San Vito (Polignano a Mare)

Per chi vuole incontrare sia gente locale, sia pellegrini di tutto il mondo, la Francigena va benissimo: “Già oggi frequentano la Francigena 80 Paesi di tutto il mondo: italiani, tedeschi, americani, ma anche pellegrini che vengono da Australia, Nuova Zelanda, Giappone, Corea del Sud… Solitamente vengono non per fare una o due tappe, come facciamo noi in questi due giorni, che sono più una passeggiata”, spiega il direttore dell’Aevf.

Annarita da Lecce, partecipante e ospitaliera, a Mola di Bari
Annarita da Lecce, partecipante e ospitaliera, a Mola di Bari

Nessun limite di nazionalità, nessun limite di età

È originaria di Lecce Annarita, 64 anni, uno dei tanti esempi, nel nostro gruppo, che dimostrano che sulla Via Francigena non esiste un limite di età. Ad Annarita piace talmente tanto camminare e conoscere gente nuova che ha deciso di diventare ospitaliera sullo storico percorso.

La credenziale e il timbro firmato da Papa Francesco

Quest'estate Annarita è stata volontaria nell’accoglienza di pellegrini in Toscana, a Badia Pozzeveri, nel comune di Altopascio, vicino Lucca. E di questa esperienza meravigliosa racconta un episodio speciale: “Quella settimana sono passate anche due guardie svizzere, due bei ragazzi. Perché quando finiscono il servizio in Vaticano partono da Roma e rientrano in Svizzera a piedi. È proprio un rituale. E uno aveva il primo timbro firmato da Papa Francesco”.

La credenziale
La credenziale

Chi ha già fatto qualche pellegrinaggio sa cosa sono il timbro e la credenziale, per chi invece non ne ha mai sentito parlare, Luca Bruschi chiarisce: “È un po' una carta servizi: il pellegrino che cammina, ad ogni tappa, riceve dei timbri, ed è anche bello collezionarli, all'inizio e alla fine di ogni tappa. Poi, in alcune strutture ricettive, si hanno anche delle riduzioni per dormire

Nella via Francigena, all'inizio di ogni tappa il direttore Aevf consegna, a chi vuole, la credenziale. Nel nostro percorso da Bari a Polignano a Mare non sempre troviamo il timbro ufficiale, così, a volte, va bene, in alternativa, pure quello di qualche bar.

Statua di San Vito, a San Vito (Polignano a Mare)
Statua di San Vito, a San Vito (Polignano a Mare)

Bellezza culturale e spirituale

Lungo il nostro cammino sulla via Francigena del Sud non soltanto la natura e il creato mostrano tutta la loro bellezza, scopriamo anche alcune chicche culturali e spirituali. Il primo giorno il programma si conclude con una visita guidata al Castello Angioino a Mola di Bari, dove si trova anche un affresco raffigurante una Madonna con Bambino. Il secondo giorno, invece, lungo il cammino da Mola di Bari a Polignano a Mare, si passa anche a Borgo San Vito, che ha una spiaggia piccola, ma bellissima, proprio sotto un'abbazia di fondazione benedettina. Nel passato è stata anche dimora di frati minori conventuali. Oggi il convento è stato convertito ad uso abitativo, nelle vicinanze si trovano bar e ristoranti. Nei giorni festivi la chiesa è comunque aperta per la celebrazione della Messa.

Luogo di preghiera vicino alla spiaggia e all'abbazia di San Vito (Polignano a Mare)
Luogo di preghiera vicino alla spiaggia e all'abbazia di San Vito (Polignano a Mare)

Il giubileo, Roma e la Via Francigena

Vale la pena, allora, non considerare soltanto i dintorni di Roma per un pellegrinaggio lungo la via Francigena, merita pure la Francigena del Sud. Anche se, senza dubbio, durante il Giubileo, Roma sarà la meta preferita dei pellegrini: “Il Giubileo è una vetrina internazionale che accenderà i riflettori anche sulla Francigena - dice Bruschi -. Parlando di numeri, si prevede che arriveranno a Roma fra i 30/35 milioni di persone tra pellegrini e turisti. Percorrendo la Francigena - prosegue il direttore dell’Aevf - ci piacerebbe se arrivassero a piedi a Roma, almeno 50mila pellegrini, quindi triplicando i numeri attuali”. Per Bruschi, sarebbe bello “farsi almeno uno, due o tre mesi di cammino e quindi arrivare a piedi lentamente” nella Capitale. “Nell'anno del Giubileo ha un valore simbolico, culturale e materiale straordinario”.

Info utili 

La camminata è stata organizzata dalla Associazione Europea delle Vie Francigene in collaborazione con la Regione Puglia all’interno del progetto europeo Erasmus Sport “HIKE”. La camminata sarà riproposta in Puglia nei giorni 27/28/29 settembre per una nuova tappa della Francigena del Sud, da Torre Canne (Fasano) a Brindisi: Restano pochi posti disponibili. Info e prenotazioni: www.hike-project.eu

A Bari il timbro ufficiale per la credenziale può essere richiesto in Cattedrale presso gli uffici parrocchiali di Piazza Odegitria n. 30 o nella stessa sede presso la biglietteria Artwork. Altro luogo è la reception della Basilica di San Nicola. Per le messe è possibile partecipare a qualsiasi celebrazione eucaristica del normale calendario pubblicato sul sito della diocesi. Non c'è una messa dedicata al pellegrino.

 

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25 settembre 2024, 16:17