L'abito di Francesco torna a Firenze dopo 23 anni, un sigillo tra il Santo e la città
Marina Tomarro - Firenze
Un abito grezzo di lana, simile a quello dei poveri e dei contadini ai quali egli voleva farsi vicino. È il saio di San Francesco tornato nel capoluogo toscano dopo ventitre anni. La preziosa reliquia fu portata a Firenze nel 1503 e posta nella chiesa di San Salvatore al Monte alle Croci. Nel 1571 venne traslato nella chiesa di Ognissanti, per tornare alla Verna nel 2001, ed è qui che è conservato, presso la cappella delle reliquie nella basilica dell’Assunta. Un abito che testimonia la vita del Patrono d'Italia e che diventa il cuore della mostra "L'ultimo Sigillo: l'abito di San Francesco e un viaggio immersivo dal Monte della Verna alla città di Firenze".
La Pira e Bargellini due sindaci legati a Francesco
“La nostra città – spiega Giovanni Bettarini, Assessore alla Cultura del Comune di Firenze – è da sempre molto legata alla figura di San Francesco. In questa mostra viene ripercorso proprio questo rapporto, di come è andato avanti negli anni, ma anche il legame con il santuario di Monte della Verna, attraverso la storia di due nostri sindaci molto amati: Piero Bargellini e Giorgio La Pira, che si recavano spesso al santuario con le loro famiglie. Furono proprio loro a costruire, sul potente messaggio di pace del Santo d'Assisi, una profonda riflessione sul ruolo delle città nel mondo”
Un viaggio virtuale a 360° verso La Verna
Sono tanti i turisti che, arrivati a Palazzo Vecchio, entrano nella Sala d’Arme, posta al piano terra, e che all’improvviso si trovano immersi in un video che li porta virtualmente a La Verna, in quel luogo dove ottocento anni fa San Francesco ricevette il dono delle stimmate. Infatti, intorno la teca dove è custodito il prezioso saio, sulle mura viene proiettato un video immersivo a 360°, realizzato dal regista e videomaker Francesco Cacchiani, che ripercorre gli eventi salienti della storia del santuario e lo stretto rapporto con la città di Firenze, attraverso un percorso che combina storia, arte e religione. “Questa mostra – spiega fra Matteo Brena, segretario del Comitato Francescano per le celebrazioni dell'Ottavo Centenario delle stimmate - va a concludere un percorso durato un anno, dove si sono realizzate anche delle importanti collaborazioni, come questa con l’Associazione MUS.E Firenze. Tanti sono stati gli eventi che si sono svolti durante quest’anno e che hanno coinvolto tutta la città di Firenze. E questa ricorrenza non si va solo a concludere, ma contemporaneamente passa idealmente il testimone ad un altro ottocentenario molto importante, che invece si aprirà tra poco: quello del Cantico delle Creature”
Incontri per costruire insieme la pace
Insieme alla mostra principale, in queste giornate si stanno svolgendo anche una serie conferenze e tavole rotonde che attraverso temi storici, artistici e religiosi vogliono approfondire il legame tra il santo, la città di Firenze e il convento del Monte della Verna. Tra i relatori, la sindaca di Firenze Sara Funaro, Eugenio Giani, Presidente della Regione Toscana che, insieme a ventisei sindaci, presentano “La Via di Francesco in Toscana” il percorso a piedi che collega la città di Firenze con il Monte della Verna, e la app dedicata a questo cammino “Francesco Experience”, dove è possibile trovare anche temi tratti dall’enciclica Laudato si' di Papa Francesco. “Questi incontri non vogliono essere solo un momento di memoria – continua fra Matteo – ma sono anche degli stimoli per affrontare il quotidiano. Vogliamo offrire l’opportunità, anche attraverso le figure storiche dei sindaci di Firenze, come La Pira e Bargellini, quelle che sono le sfide di oggi, in particolare lavorare per la pace nei Paesi del Mediterraneo”
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