Zambia, i vescovi: "Rinnovare l'impegno comune per pace e prosperità"
Federico Piana- Città del Vaticano
Unità, giustizia e responsabilità condivisa. È in occasione del 60mo anniversario dell’indipendenza dello Zambia dalla colonizzazione britannica che i vescovi del Paese dell’Africa centro-meridionale hanno tracciato le linee guida per la realizzazione di un futuro di equità e prosperità. Con un documento intitolato “Sessant’anni di forza: onorare la nostra eredità, abbracciare il nostro futuro”, hanno voluto chiedere ai leader politici e ai cittadini “un rinnovato impegno verso i valori di pace, amore ed integrità raccogliendo le sfide future che la nazione si trova d’avanti”.
Promuovere la coesione
Nel testo si mette in evidenza come la Chiesa locale sia “orgogliosa del ruolo che ha svolto negli ultimi sei decenni insieme agli altri per promuovere la coesione nazionale e la salvaguardia della dignità umana”. Facendo poi riferimento ai combattenti che hanno reso possibile la libertà e l’indipendenza, i vescovi hanno affermato che “la loro eredità ci ricorda che la forza della nostra nazione non risiede solo nelle risorse naturali o nell’emancipazione politica ma nel tessuto morale del suo popolo”.
Servire il bene comune
Ai governanti, la Conferenza episcopale ha rivolto anche l’invito a spendersi per l’integrità ed il benessere della popolazione: “La vera leadership è quella che seve il bene comune, soprattutto i più vulnerabili. Per questo sono necessari i valori della fede utili per costruire una società fondata sul Vangelo".
Gesto di pacificazione
In occasione dell’anniversario d’indipendenza, il ministro degli interni e della sicurezza ha comunicato la decisione presidenziale di graziare 859 detenuti, 808 uomini e 51 donne. Secondo i più recenti dati, lo Zambia risulta essere una delle nazioni più povere del mondo con un debito estero tra i più alti di tutto il continente africano.
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