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Il neo eletto presidente degli Usa, Donald Trump, durante al convention center di Palm Beach Il neo eletto presidente degli Usa, Donald Trump, durante al convention center di Palm Beach  (2024 Getty Images)

Usa, Broglio: i vescovi pregano per l'unità e per tutti i leader eletti

Il presidente della Conferenza Episcopale degli Stati Uniti sottolinea con i media vaticani l'impegno della Chiesa statunitense nella difesa della dignità della persona umana in tutte le sue forme: "La Chiesa cattolica non è espressione di alcun partito politico"

Devin Watkins - Città del Vaticano

All'indomani della elezione di Donald Trump come 47.mo presidente degli Stati Uniti d'America, l'arcivescovo Timothy Broglio, presidente della Conferenza Episcopale degli Usa, dichiara ai media vaticani che i vescovi cattolici sono pronti a collaborare con tutti i politici eletti al fine di promuovere il bene comune. "Come cristiani e come americani - afferma - abbiamo il dovere di promuovere il reciproco rispetto, in spirito di carità e con civiltà, anche dialogando con chi la pensa diversamente da noi". In merito al dibattito politico sull'aborto - che al momento coinvolge almeno dieci diversi Stati - l'arcivescovo sottolinea che i vescovi Usa difenderanno sempre i diritti di tutte le persone, anche di quelle non ancora nate.

La Conferenza Episcopale Usa come commenta l'elezione di Trump alla presidenza?

Negli Stati Uniti siamo fortunati perché viviamo in una democrazia e gli americani si sono recati alle urne per scegliere liberamente chi deve guidare la nazione. Faccio le mie personali congratulazioni al presidente Trump e a tutti i politici che sono stati eletti a livello nazionale e locale. Adesso è il momento di passare dalla campagna elettorale al governo del Paese. Siamo convinti che la transizione da un governo all'altro possa avvenire pacificamente. La chiesa cattolica e la Conferenza episcopale non sono espressione di alcun partito politico e la Chiesa rimane fedele al proprio magistero a prescindere da chi siede alla Casa Bianca. Come vescovi siamo pronti a lavorare con tutti i rappresentanti politici eletti con l'obiettivo di perseguire il bene comune. Siamo una nazione benedetta dal benessere e abbiamo il dovere di prenderci cura degli altri, anche al di fuori dei nostri confini nazionali. Preghiamo affinché il neoeletto presidente Trump e tutti i leader politici possano agire nel rispetto delle responsabilità loro affidate per servire il paese e i cittadini. Chiediamo l'intercessione della Santa Madre, patrona della nazione, affinché possa guidarci nella ricerca del bene comune e nel rispetto della dignità di ogni persona umana, in particolare per coloro che sono i più vulnerabili, i nascituri, i poveri, gli stranieri, gli anziani e gli infermi, i migranti.

Il presidente della Conferenza Episcopale degli Stati Uniti, l'arcivescovo Timothy Broglio
Il presidente della Conferenza Episcopale degli Stati Uniti, l'arcivescovo Timothy Broglio

Il neo-eletto presidente Trump ha illustrato in campagna elettorale i temi che affronterà nel corso del suo mandato. Quali sono le questioni che la Conferenza Episcopale ritiene prioritarie per i prossimi quattro anni?

La nostra prima preoccupazione riguarda la tutela della dignità della persona umana. Siamo convinti che l’essere umano è creato a immagine e somiglianza di Dio fin dal principio.
Gli Stati uniti hanno la fortuna di essere un paese estremamente benestante e di conseguenza una delle nostre priorità deve essere l’attenzione verso i poveri, coloro che vivono ai margini della società. È sconvolgente vedere in alcune delle nostre principali città quante persone sono costrette a vivere sulle strade, senza un riparo. È nostra responsabilità dare una risposta a queste questioni e cercare delle soluzioni radicali. Inoltre, come vescovi speriamo si possa dare nuovo impulso a una riforma delle leggi sull’immigrazione affinché si possa correggere l’attuale sistema e renderlo più corrispondente alle esigenze di queste persone. In aggiunta a questo abbiamo la responsabilità di aiutare i paesi dai quali i migranti fuggono a causa di povertà e instabilità.

Uno dei temi di queste elezioni è stato quello della modifica delle norme sull’aborto, che ha coinvolto ben dieci Stati, tre dei quali – South Dakota, Florida e Nebraska - hanno adottato misure restrittive al riguardo. Quali sono le iniziative dei vescovi per tutelare la vita nascente?

Ovviamente, fin dalla prima decisione della Corte Suprema in favore della legalizzazione dell’aborto, noi abbiamo sempre sostenuto la necessità di porre un limite a questa minaccia alla vita umana. Ci siamo opposti in ogni modo e una delle strade più efficaci che abbiamo intrapreso è stata quella di convincere le persone del diritto alla vita dei nascituri. Certamente quello che sta avvenendo a livello nazionale rappresenta una sfida urgente per la nostra Conferenza Episcopale nella lotta per la tutela della dignità umana. Quando osserviamo il dilagare della violenza nella nostra società, non possiamo negare che questa sia dovuta al fatto che le persone possano decidere arbitrariamente chi deve vivere e chi deve morire. Questo squalifica ogni idea di dignità umana e dunque abbiamo la responsabilità di formare le persone e convincerle a vivere nella luce del Vangelo.
 

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07 novembre 2024, 14:47