Padre Benanti: addomesticare l'intelligenza artificiale senza paura
Edoardo Giribaldi - Città del Vaticano
Nel pomeriggio di ieri, sabato 16 novembre, si è svolto il primo della nuova serie di incontri "A Cesare e a Dio", organizzati dalla Fondazione Magna Carta. Il tema per il primo evento, tenutosi presso l'hotel Bernini di Roma, è stato "l'intelligenza di Dio, l'intelligenza dell'uomo. Compatibilità ideali e compatibilità politiche in Europa". Al convegno hanno preso parte padre Paolo Benanti, teologo e presidente della Commissione sull’intelligenza artificiale (IA) presso la presidenza del Consiglio dei ministri, e Pier Luigi Dal Pino, senior regional director government affairs Western Europe presso Microsoft, moderati dalla giornalista e conduttrice televisiva Barbara Carfagna.
Fede, scienza e tecnologia
La "sfida del nostro tempo" che ha rappresentato il filo conduttore dell'incontro è stato il "riequilibrio" tra lo sviluppo tecnologico e le visioni etiche, attraverso un dialogo che interroghi "fede, scienza e tecnologia" e considerando "la potenza di calcolo della macchina non come un ente del tutto 'alieno' da chi l’ha creato".
"Addomesticare" le nuove tecnologie
“In un momento in cui stiamo trasformando il modo con cui eseguiamo i processi all’interno della nostra società,” ha affermato padre Benanti, “e nel momento in cui l'IA cambia il nostro modo di fare le cose, chi controlla o controllerà questo tipo di risorse controllerà anche il modo con cui avverranno i diversi processi - da quelli industriali a quelli democratici". Il teologo non riduce tali questioni a semplici "paure", bensì ad un "mettere a terra dei guard rail che addomestichino questa macchina per una nuova stagione del nostro esistere".
L'essere umano al centro
"È prioritario tenere al centro l’essere umano e considerare la tecnologia IA al suo servizio senza che tale tecnologia sostituisca, crei discriminazioni e ancor peggio lasci alcuno escluso", ha invece dichiarato Dal Pino, evidenziando l'impegno di Microsoft nella creazione del "gemello digitale della basilica di San Pietro" come "prova tangibile di come il dialogo tra la fede, le persone, la scienza e la tecnologia sia indispensabile".
Un nuovo "umanesimo digitale"
"Dignità e integrità dell’umano, trasparenza, privacy, sicurezza e responsabilità", sono invece alcuni dei "principi essenziali per un uso consapevole dell'IA individuati da Gaetano Quagliariello, Presidente della Fondazione Magna Carta, che ha introdotto il convegno insieme a Johannes de Jong, Direttore della Fondazione Sallux. Quagliariello ha sottolineato il lavoro di ricerca che nel 2024 Magna Carta ha svolto con Microsoft Italia, da cui è emersa con forza l’idea di un nuovo “umanesimo digitale”, ovvero di “un uomo che resta tale anche nell’epoca della trasformazione digitale”.
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