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money-1632055_1920.jpg Dizionario di Dottrina Sociale

Paradisi fiscali e Magistero della Chiesa

Nel Dizionario della Dottrina sociale della Chiesa, Marco Allena si sofferma sulle recenti linee della fiscalità internazionale per contrastare la delocalizzazione di capitali e mettere fine a quelle “forme nuove di competizione tra Stati” nate dalla globalizzazione

Marco Allena *

L’attenzione che da qualche tempo il Magistero della Chiesa dedica a temi tributari ha tra gli obiettivi principali la dura condanna dei paradisi fiscali e della finanza offshore. E ciò perché la evidente riduzione del gettito causata dai Paesi a fiscalità privilegiata comporta effetti ulteriori e devastanti, in quanto gli Stati che subiscono la fuoriuscita di capitali saranno dotato di minori risorse da destinare al bene comune di tutta la collettività, ed i Paesi della parte più povera del mondo risultano ancora più pregiudicati.   

Tale modo di agire si scontra, dunque, con quel «dovere di solidarietà che costituisce il fondamento primo sul quale si regge l’organizzazione dello Stato moderno, libero e democratico» e che universalmente informa il prelievo tributario.   Il Magistero della Chiesa sul tema si inserisce nella dimensione solidaristica del diritto tributario. Difatti, per la Dottrina sociale la materia fiscale deve essere considerata mezzo per garantire il raggiungimento di un «benessere […] di tutto l’uomo [corpo e spirito] e di tutti gli uomini» (Oeconomicae et pecuniariae quaestiones, 2018), un sistema fondato su una «etica amica della persona», capace di assicurare a tutti la propria dignità umana (Caritas in veritate, 2009, 45). 

Proprio muovendo in questa direzione il Papa ha, da ultimo, ricordato sia che “la legalità in campo fiscale è un modo per equilibrare i rapporti sociali, sottraendo forze […] alle ingiustizie e alle sperequazioni” Francesco, Discorso alla delegazione dell’Agenzia delle Entrate, 2022), sia, al contempo, la necessità che «tutti s’impegnino a lavorare insieme per chiudere i rifugi fiscali, evitare le evasioni e il riciclaggio…» (Francesco, “Nuove forme di fraternità solidale, di inclusione, integrazione e innovazione”). Da tempo il Magistero della Chiesa chiede che la comunità internazionale si sforzi di «porre fine alle ingiustizie economiche» che caratterizzano la nostra contemporaneità e si impegni a riformare i singoli sistemi fiscali nazionali.    

Difatti, soltanto mediante la statuizione di parametri fiscali uniformi e vincolanti a livello internazionale sarà possibile modellare i vari sistemi tributari in termini sempre più equitativi e solidaristici (Oeconomicae et pecuniariae quaestiones, 31). Le recenti linee della fiscalità internazionale paiono muoversi in questa direzione, ed in particolare la Global Minimum Tax (introdotta in Italia all’inizio del 2024) può essere un primo strumento atto a contrastare la delocalizzazione di capitali e a porre fine a quelle “forme nuove di competizione tra Stati” nate dalla globalizzazione (Caritas in veritate, 25).

* Docente di Diritto tributario presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore

Ascolta il podcast del Dizionario della Dottrina sociale della Chiesa

Potete ascoltare qui la serie di podcast sulla Dottrina sociale della Chiesa. La puntata è di Marco Allena, curatore della voce: “Paradisi fiscali e Magistero della Chiesa” del Dizionario di Dottrina sociale.

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02 dicembre 2024, 15:00