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Tonino Bello, l’uomo e il vescovo in un documentario della sua terra

Esce il 6 gennaio su varie piattaforme la produzione ideata da fra Marco Valletta e dalla giornalista Maria Cristina De Carlo, con la realizzazione dell'emittente TRM Network, dedicato alla figura del pastore di Molfetta. Un racconto basato su testimonianze inedite raccolte nella famiglia d’origine e tra chi lo ha conosciuto nella sua missione tra i più poveri

Alessandro Mastromatteo - Molfetta

Ci sono figure capaci di attraversare il tempo, lasciando impronte che non sbiadiscono. Don Tonino Bello è una di queste. Un uomo che ha saputo trasformare la spiritualità in azione, la fede in impegno concreto, diventando simbolo di pace, giustizia e accoglienza. Il documentario “Don Tonino Bello: vescovo dei nostri giorni” non è solo un tributo, ma un viaggio emozionante nella sua vita e nel suo lascito. Un’opera che tocca corde profonde, intrecciando memorie, immagini e voci di chi lo ha conosciuto e amato.

Don Tonino Bello
Don Tonino Bello

Un progetto nato dall’amicizia e dalla memoria

L’idea del documentario è frutto di un’idea di fra Marco Valletta, frate minore pugliese, che per oltre un decennio ha coltivato un legame speciale con la famiglia Bello, raccogliendone i ricordi. Ogni racconto, ogni aneddoto svelava qualcosa di unico: un tesoro prezioso da condividere. “Frequentando la famiglia e ascoltando i loro racconti, ho capito che c’era un patrimonio di testimonianze che doveva essere custodito e tramandato”, ha raccontato fra Marco ai microfoni di Radio Vaticana. Il frate, intervistato da Andrea De Angelis, ha sottolineato inoltre quanto Don Tonino fosse capace di relazioni profonde, quasi esclusive, con chiunque incontrasse, al di là di ogni differenza sociale o culturale

Grazie alla visione di Rossella Tosto, direttrice di TRM Network, il progetto si è trasformato in un documentario che restituisce un ritratto vibrante e autentico di Don Tonino. La narrazione è un mosaico di voci raccolte dalla giornalista Maria Cristina De Carlo e dallo stesso fra Marco: voci della famiglia Bello, della comunità di Alessano - suo luogo natale - e di Molfetta, città che lo ha visto guidare con coraggio la Chiesa.

Un ritratto a più sfaccettature

Il documentario si articola su tre livelli narrativi, ognuno dei quali rivela un volto diverso di Don Tonino. Attraverso le testimonianze della famiglia, emergono tratti intimi e personali: il figlio, il fratello, lo zio che viveva con semplicità e autenticità. Episodi di quotidianità che ci restituiscono un uomo profondamente umano, capace di grandi gesti ma radicato nelle piccole cose.

La comunità di Alessano aggiunge un’altra dimensione al racconto. È la voce di chi lo ha visto all’opera, vicino alla gente, sempre presente. Le storie narrano di un uomo che sapeva ascoltare, capire e intervenire con gesti che spesso erano profetici, andando controcorrente ma sempre per il bene comune.

E poi c’è Molfetta, dove Don Tonino ha lasciato un’impronta indelebile come pastore. È qui che il suo spirito francescano si è espresso con più forza, promuovendo una Chiesa povera, accogliente, profondamente impegnata per la giustizia sociale. Le testimonianze raccontano un leader capace di ispirare e trascinare, sempre guidato dal desiderio di fare il bene.

La forza di un messaggio senza tempo

Don Tonino ha incarnato i valori del Concilio Vaticano II con una dedizione rara. La sua vocazione lo ha portato a sfidare l’ingiustizia, a difendere la dignità umana e a farsi voce di chi non aveva voce. Il documentario ci porta nei momenti più significativi della sua vita: dalla marcia per la pace a Sarajevo, che rimane simbolo eterno della sua opposizione alla guerra, fino al sostegno offerto ai migranti, testimonianza concreta della sua visione di una Chiesa universale e inclusiva.

Non mancano, però, le difficoltà. Egli non è stato immune a critiche e incomprensioni, sia all’interno che all’esterno della Chiesa. Eppure, nulla lo ha distolto dal suo cammino. Ogni ostacolo è diventato per lui un’occasione per rafforzare la sua missione: quella di costruire ponti, non muri.

Un’eredità che parla al presente

Le parole e le azioni di Don Tonino Bello risuonano oggi più che mai. Pace, accoglienza, giustizia sociale: temi che restano urgenti in un mondo alla ricerca di equilibrio. Il documentario ci invita a riflettere sulla necessità di una Chiesa vicina alla gente, capace di camminare accanto agli ultimi, di ascoltarli e sostenerli.

Il racconto delle sue gesta non è solo un viaggio nel passato, ma un invito al presente. Un monito per tutti coloro che cercano una guida morale, un esempio di impegno civile e spirituale. Don Tonino continua a ispirare, ricordandoci che anche i piccoli gesti possono generare cambiamenti immensi.

Un appuntamento da non perdere

“Don Tonino Bello: vescovo dei nostri giorni” è molto più di un documentario: è una testimonianza viva, un richiamo all’essenziale. Sarà trasmesso il 6 gennaio alle ore 10.00 su TRM Network, disponibile sul canale 16 del digitale terrestre per Puglia e Basilicata, sul canale 519 di Sky e Tivùsat, e in streaming su YouTube e TRMtv.it. Un’occasione per scoprire, o riscoprire, un uomo straordinario che con il suo esempio continua a parlare al cuore del mondo.

Alessandro Mastromatteo - vice postulatore della causa di canonizzazione del venerabile don Tonino Bello

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03 gennaio 2025, 12:09