Esaltazione della Croce
In quel tempo Gesù disse a Nicodemo: “Nessuno è mai salito al cielo se non colui che è disceso dal cielo, il Figlio dell’uomo. E come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che sia innalzato il Figlio dell’uomo, perché chiunque crede in lui abbia la vita eterna. Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non vada perduto ma abbia la vita eterna. Dio infatti non ha mandato il Figlio nel mondo per condannare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui” (Gv 3,13-17).
Basta ripiegamenti su sé stessi
“All’inizio dell’essere cristiano – scriveva Benedetto XVI – non c’è una decisione etica o una grande idea, bensì l’incontro con un avvenimento”. Il vangelo che la liturgia ci offre nella festa dell’Esaltazione della santa Croce, suggerisce che Dio intende costruire con ciascuno una relazione d’amore; si offre nel suo Figlio Gesù, innalzato in Croce.
L’innalzare lo sguardo a Dio suggerisce una verità importante: siamo invitati a tornare a relazionarsi con Lui. Basta ripiegarsi su sé stessi, alimentando inutili sensi di colpa e dimenticando che “Se il cuore ci condanna, Dio è più grande del nostro cuore” (1Gv 3,19). Alzare lo sguardo verso le stelle (cfr Abramo e la promessa di una grande discendenza), sapendo gettare in Dio ogni preoccupazione.
Stupore e gratitudine
Un innalzare lo sguardo che non deve suscitare paura ma gratitudine, perché quell’innalzamento è la misura d’amore con la quale Dio ama i suoi figli, nel Figlio. È la Misericordia di Dio, dunque, che – come con Nicodemo – illumina le notti della vita e permette di proseguire il cammino.
Davanti alla Croce non c’è neutralità
Davanti alla Croce di Gesù non si può restare neutrali: o con Lui o contro di Lui. Una scelta che va compiuta prima di ogni azione, poiché l’agire del cristiano non è altro che la testimonianza di quanto “Dio ci ha amati, fino a dare suo Figlio Gesù”.
Preghiere
Altissimo, glorioso Dio,
illumina le tenebre de lo core mio.
E damme fede dritta,
speranza certa e caritade perfetta,
senno e cognoscemento, Signore,
che faccia lo tuo santo e verace comandamento. Amen.
(preghiera di san Francesco davanti al Crocifisso di san Damiano)
Ti adoriamo,
Signore Gesù Cristo,
qui e in tutte le tue chiese
che sono nel mondo intero
e ti benediciamo,
perché con la tua santa croce
hai redento il mondo.
(San Francesco d’Assisi)