Alessandro D' Avenia, in libreria: "Ogni storia è una storia d'amore".
di Adriana Masotti
“L’amore salva? Ho viaggiato per trovare la risposta”, ho indagato tutte le cose il grande e il piccolo, ho percorso le città, ho interrogato gli uomini. L’amore salva? “Anche loro hanno balbettato risposte incomplete.(...) Allora ho ascoltato le donne”. Inizia così: “Ogni storia è una storia d’amore”, il nuovo libro di Alessandro D’Avenia, uscito in libreria per le edizioni Mondadori. La risposta alla domanda dell’autore arriva alla fine di un affascinante percorso. Nell'ultima pagina si legge: “Che l’amore possa salvare non è più un mistero, il mistero è perché respingiamo la salvezza gettandoci nelle spire del disamore, nel tentativo di procurarci da soli la vita….”.
Nelle 300 dense pagine di cui il volume si compone, D’Avenia accompagna il lettore attraverso 36 storie al cui centro ci sono altrettante donne tutte compagne di vita di grandi artisti: muse, ma spesso scrittrici, pittrici e scultrici loro stesse, argini all’istinto di autodistruzione dell'amato, devote assistenti, altre volte avversarie e in competizione. Tra loro troviamo Fanny di cui si innamorò il poeta John Keats, Amalia Guglielminetti, Anna la stenografa di Dostoevskij, Antonietta Portulano, sposata a Pirandello, Jeanne Modigliani, Alma Hitchcock, Giulietta Masina, Edith Tolkien.
Storie di amore, ma anche di fallimento dell’amore. Solo l'amore salva, è vero, ma bisogna intendersi sul significato della parola amore. Per D'Avenia è necessario "liberare l'amore da due strettoie polari: da un lato l'amore romantico e dall'altro quello cinico, per guardare all'amore così com'è realmente e salvare nelle nostre relazioni quotidiane ciò che genera la vita". E "nel genio femminile, prosegue, è scritta questa capacità di dare la vita, indipendentemente se la donna è madre".
Ascolta l’intervista integrale ad Alessandro D’Avenia:
Anche da “Ogni storia è una storia d’amore”, come è stato per il precedente libro di D’Avenia dedicato a Giacomo Leopardi: “L’arte di essere fragili”, verrà tratto nel 2018 un racconto teatrale.
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