Brexit: raggiunto un primo accordo tra Londra e Bruxelles
di Michele Raviart
Si sblocca la prima fase della trattativa tra Regno Unito e Unione europea sulla Brexit. Impegni finanziari, diritti dei cittadini europei e il confine tra Repubblica d’Irlanda e Irlanda del Nord i punti principali dell’intesa, annunciata dal premier britannico Theresa May e dal presidente della Commissione Jean-Claude Juncker. “E’ stato un negoziato difficile, ma ora abbiamo una prima svolta. Sono soddisfatto dell’accordo equo che abbiamo raggiunto con la Gran Bretagna”,ha dichiarato Juncker, mentre May ha ribadito che l’accordo rispetta “pienamente gli interessi del Regno Unito”.
Le due parti hanno concordato il metodo per calcolare il costo economico dell’uscita del Regno Unito dall’Ue. Non hanno parlato di cifre, ma secondo fonti dell’Ue, Londra dovrà pagare a Bruxelles tra i 45 e i 55 miliardi di euro. Garantiti i diritti per i 3 milioni di cittadini europei che rimarranno nel Regno Unito dopo la Brexit e per il milione di britannici in Europa. “La loro vita continuerà come prima”, ha detto May. La Commissione Europea si è accertata che le procedure amministrative rimangano poco onerose e finanziariamente semplici per i cittadini dell’Unione nel Regno Unito, ai quali si applicherà il diritto britannico in corti britanniche. Per questioni interpretative i giudici inglesi potranno rivolgersi entro 8 anni dall’entrata in vigore delle nuove norme alla Corte di Giustizia europea, che sarà “l’arbitro ultimo dell’interpretazione della legislazione dell’Unione”.
Non ci saranno frontiere fisiche tra Irlanda e Irlanda del Nord e quindi non ci saranno né controlli d’identità ne controlli doganieri sistematici. Il Regno Unito s’impegna poi a garantire la cooperazione tra le due parti dell’isola nel quadro delle future relazioni con l’Europa. Qualora l’accordo con Bruxelles su questo punto non fosse raggiunto, Londra garantirà comunque il mercato unico e l’unione doganale, come specificato dagli accordi del Venerdì Santo del 1998, che hanno posto fine a 30 anni di scontri tra nazionalisti e unionisti.
Su questi temi sono stati raggiunti “progressi sufficienti”, ha commentato in una nota la Commissione europea, che ha negoziato l’intesa a nome dei 27 Stati membri. Le 15 pagine dell’accordo saranno sottoposte la settimana prossima al Consiglio europeo. In caso di approvazione si passerà alla seconda fase delle trattative, che definiranno i rapporti futuri. “Il difficile è ancora davanti a noi”, ha commentato il presidente del Consiglio europeo Donald Tusk, che fissa nel 2018 la fine dei negoziati.
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