I Rohingya pagano a causa degli interessi economici di Usa e Cina
di Luca Collodi
Il viaggio del Papa è stato, tra l'altro, un faro puntato sulla grave situazione umanitaria in cui versano oggi i Rohingya, minoranza di religione musulmana, osteggiata dalla maggioranza buddista in Myanmar. In migliaia sono fuggiti dalle loro case per trovare precaria accoglienza nei campi profughi nel vicino Bangladesh. Il Papa a Dhaka ha chiesto loro perdono per l'indifferenza del mondo nei loro riguardi. Ma alla radice della crisi che schiaccia questa gente ci sono grossi interessi di natura geopolitica ed economica. A contendersi l'influenza sulla loro terra, Stati Uniti e Cina. Carlo Marroni, vaticanista del quotidiano "il Sole 24 ore" spiega quanto e come la presenza di enormi risorse nei territori abitati dai Rohingya , il progetto di una ferrovia che dovrebbe includere le loro terre e anche questioni relative a tensioni religiose determinano lo schiacciamento di questa minoranza tra colossi occidentali e orientali che muovono grandi interessi.
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