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Usa: Corea del Nord dietro il cyberattacco ‘Wannacry’, presto provvedimenti

La Casa Bianca accusa pubblicamente la Corea del nord di essere dietro all'attacco cybernetico Wannacry, che a maggio scorso ha colpito 150 Paesi mandando in tilt oltre 300mila computer e sistemi informatici,

Dietro al cyberattacco Wannacry, che a maggio scorso ha colpito 150 Paesi mandando in tilt oltre 300mila computer e sistemi informatici, c’è la Corea del Nord. Ad accusare Pyongyang pubblicamente è la Casa Bianca con Thomas Bossert, consigliere del presidente Donald Trump, per la Sicurezza interna e l’Antiterrorismo. In un editoriale sul Wall Street Journal, Bossert spiega che l’accusa alla Corea del Nord è basata su prove inequivocabili ed è condivisa da altri governi e poi annuncia la stretta di Washington sulla criminalità informatica. “Un attacco codardo e vile” dice ancora il consigliere sottolineando che “le conseguenze e le ripercussioni di Wannacry sono andate ben oltre l'impatto economico”.

 

La strategia americana

Il virus infatti ha colpito in modo particolare il sistema sanitario inglese, mettendo a rischio numerose vite umane. Cyberattacchi e minacce nucleari sono le armi con cui la Corea vuole tenere in pugno l’Occidente, ma Trump si gioca le sue carte anche col Piano per la sicurezza nazionale che prevede la cancellazione del tetto alle spese militari voluto da Obama. “Di fatto il Capo della Casa Bianca sta mandando segnali chiari al regime nordcoreano – afferma Davide Borsani – ricercatore in Storia delle Relazioni internazionali alla Cattolica di Milano e anche la presa di posizione sul cyberterrorismo rientra in questa logica.

Ascolta l'intervista a Davide Borsani:

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19 dicembre 2017, 13:28