Donald Trump: dove porterà una politica di confronto e non dialogo?
Giancarlo La Vella – Città del Vaticano
La proposta di Gerusalemme come capitale di Israele, la rottura con il Pakistan, la crisi nordcoreana e il taglio degli aiuti ai palestinesi. La politica del presidente americano, Donald Trump, appare sempre più orientata verso un confronto anche duro piuttosto che al dialogo, come nella tradizione dei presidenti democratici.
Lo stesso sembra avvenire negli affari interni: l’Amministrazione Trump vive di un continuo avvicendamento di ruoli chiave della struttura. Anche il recente scioglimento della commissione incaricata di indagare su possibili brogli nelle elezioni presidenziali del 2016, può essere letta in tal modo.
Secondo Alia Nardini, docente di Relazioni Internazionali allo Spring Hill College di Bologna, la politica del capo della Casa Bianca è, allo stesso tempo in continuità con quella tradizionalmente repubblicana, ma anche di rottura, dato che Trump interpreta la realtà che lo circonda in modo totalmente personale
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