Repubblica Centrafricana: migliaia in fuga verso il Ciad per le violenze
Marina Tomarro – Città del Vaticano
Sono oltre 5.000 i rifugiati che dalla Repubblica Centrafricana sono arrivati nel Ciad meridionale, per fuggire dagli scontri tra i gruppi armati Mouvement national pour la libération de la Centrafrique (MNLC) e Révolution et Justice (RJ). Attualmente, nella città di Paoua, situata nel distretto di Ouham-Pendé, si registra la presenza di altri 20.000 sfollati interni. Secondo L’UNHCR, l’Agenzia ONU per i Rifugiati, a fuggire sono soprattutto donne e bambini dopo il riacutizzarsi delle violenze nel nordest del Paese.
Una situazione in peggioramento
Nella Repubblica Centrafricana la situazione è andata deteriorandosi in maniera significativa durante la seconda metà del 2017. La violenza armata e gli attacchi nei confronti delle associazioni umanitarie e dei peacekeepers hanno provocato un aumento del 50 per cento nel numero degli sfollati interni, facendo salire il totale dai 400.000 di maggio ai 600.000 della fine dell’anno.
Un numero di rifugiati mai così alto
Il numero totale dei rifugiati e degli sfollati interni è il più alto mai registrato nella Repubblica Centrafricana, circa un quarto della popolazione totale, che si assesta sui 4,6 milioni. Attualmente il confine tra questo Paese e il Ciad è chiuso e l’UNHCR sta dando una mano al gesto umanitario delle autorità del Ciad. Insieme alle agenzie partner, l’UNHCR sta fornendo anche check-up medici a tutti i rifugiati in condizioni di salute precarie. Il Ciad ospita più di 75.000 rifugiati provenienti dalla Repubblica Centrafricana, su un totale di 538.000 ospitati in tutti gli Stati confinanti.
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