Siria: Turchia attacca Afrin, controllata dai curdi
Michele Raviart - Città del Vaticano
Secondo giorno dell’offensiva turca contro l’enclave curda di Afrin, nel nord-est della Siria al confine con la Turchia. L’area, controllata prevalentemente dall’Ypg – il braccio armato del partito curdo siriano – che l’ha strappata dallo Stato Islamico, è stata bombardata dall’esercito che nella notte ha colpito un centinaio di obiettivi. Secondo i media turchi l’esercito sarebbe entrato nella città, circostanza smentita dallo stesso Ypg, che ha anche denunciato una decina di vittime tra i civili dopo i raid.
A rischio l’unita del fronte anti Stato Islamico
L’Ypg fa parte delle più ampie Forze democratiche siriane, alleato chiave degli Stati Uniti nella lotta contro l’Is, mentre la Turchia è ostile a ogni presenza curda autonoma ai suoi confini e considera le milizie curde come terroristi. Il presidente turco Erdogan ha auspicato una rapida conclusione delle operazioni dell’esercito, mentre la Francia, alleata dei curdi, ha chiesto una riunione del Consiglio di sicurezza dell’Onu e la fine dell'offensiva. Preoccupazione è stata espressa anche dalla Russia che ha invitato le parti alla moderazione.
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