Trump: lavoriamo ad un'America più forte. Per i democratici è il caos
Elvira Ragosta - Città del Vaticano
A Capitol Hill, davanti al Congresso riunito per il tradizionale discorso, Trump parla di un "nuovo momento americano", fa un appello all’unità del Paese e ai democratici e si dice disposto a "lavorare con membri di entrambi i partiti" accantonando le "differenze". Poi rilancia sul suo piano immigrazione per regolarizzare 1,8 milioni di persone in cambio di fondi per la costruzione del muro con il Messico. Nell’elenco dei successi sottolinea il taglio delle tasse, l’aumento dei salari e i record della Borsa. E su Guantanamo annuncia che resterà aperta.
L'opposizione: l'ultimo anno è stato un caos
Per Twitter si è trattato del discorso sullo stato dell'Unione più twittato di sempre, con quattro milioni e mezzo di tweet. Il deputato Joe Kennedy III, pronipote di JFK, al quale i democratici affidano la risposta al discorso, dice: "Potremmo classificare l'ultimo anno come caos... ma è molto di più e non è ciò che siamo” e senza citare Trump parla di una promessa americana infranta.
Il parere dell'americanista Nardini
Per l’americanista Alia Nardini, professore associato di Relazioni internazionali allo ‘Spring hill College’ di Bologna, quelli usati dal presidente Usa nel discorso sullo stato dell’Unione sono stati toni presidenziali e Trump si è dimostrato un oratore disciplinato, di livello medio-alto.
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