Sabato dal Papa la figlia e il marito di Asia Bibi
Emanuela Campanile e Debora Donnini-Città del Vaticano
“La mamma sta bene, speriamo nel rilascio e chiederemo al Papa di pregare per noi”. Così la più piccola dei figli di Asia Bibi, la donna cristiana pachistana in carcere da 9 anni con l'accusa di blasfemia, nel corso di un incontro oggi a Roma organizzato da Aiuto alla Chiesa che Soffre in vista dell'evento di sabato, quando il Colosseo sarà illuminato di rosso per ricordare il sangue dei martiri cristiani. La giovane, assieme a suo padre, marito di Asia Bibi, e a Rebecca Bitrus, cristiana nigeriana per 2 anni nelle mani di Boko Aram, sempre sabato saranno ricevuti dal Papa, è stato detto durante l'incontro. Nello stesso giorno si illumineranno di rosso anche la Cattedrale maronita di Sant’Elia ad Aleppo in Siria e la Chiesa di San Paolo a Mosul in Iraq.
Ad intervenire oggi a Roma anche la giovane nigeriana di 28 anni, che per due anni è stata ostaggio della setta islamista Boko Haram: "non ho mai smesso di avere fiducia in Dio", ha raccontato. Rimasta incinta di uno dei suoi carcerieri, ha portato il bambino via con sé nella fuga ed è riuscita a ritrovare suo marito. Al Colosseo, sabato, ci saranno anche il cardinale Mauro Piacenza, presidente internazionale ACS, il segretario generale della Conferenza episcopale italiana, mons. Nunzio Galantino e il presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani.
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