Al via la Conferenza internazionale per la ricostruzione dell'Iraq
Elvira Ragosta - Città del Vaticano
L'incontro, co-presieduto da Kuwait e Iraq, vede la partecipazione dirappresentanti delle Nazioni Unite, dell'Unione Europea e della Banca Mondiale.
Secondo il governo iracheno per la ricostruzione sono necessari 88,2 miliardi di dollari.
Per Andrea Plebani, ricercatore Ispi e docente di geopolitica alla Cattolica, la Conferenza di Kuwait City, è un evento molto rilevante per almeno due fattori: il primo è il fatto di essere ospitato da un Paese della regione, vicino all’Iraq e tra i primi ad avvicinarsi al nuovo Iraq; poi è importante anche perché segnala la svolta che è avvenuta, soprattutto nel corso dello scorso anno, relativa alla lotta ingaggiata dalle forze di sicurezza irachena e dalla coalizione internazionale contro il sedicente Stato Islamico. “E’ il tentativo di passare – aggiunge Plebani - da una fase di scontro militare, di lotta sul campo, al tentativo di ricostruire e di andare oltre una fase emergenziale che non si è chiusa completamente ma che comunque segnala l’inizio potenzialmente di una nuova era”.
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