Elezioni. "Solidarietà senza confini: votare da cristiani". L'appello di Mons. Muser
Adriana Masotti e Stefan Von Kempis - Città del Vaticano
“La Chiesa non sceglie uno schieramento partitico, ma non può non prendere una posizione politica”. Lo sostiene mons. Ivo Muser, vescovo di Bolzano – Bressanone, in una Lettera pastorale inviata ai suoi fedeli. L’occasione è la Giornata della Solidarietà che nella diocesi di Bolzano ricorre ogni terza domenica di Quaresima e quest’anno coincide con la data delle elezioni parlamentari.
La Giornata della Solidarietà e le elezioni politiche
Una coincidenza che offre l’opportunità di fare alcune riflessioni importanti, dice mons. Muser, che ha titolato significativamente la sua lettera: “Solidarietà senza confini: votare da cristiani!”. E ai nostri microfoni il presule spiega: “Non metto in dubbio, è chiaro, la distinzione tra Chiesa e Stato. La Chiesa deve essere indipendente, ma tuttavia, non può essere apolitica né imparziale. Penso che la Chiesa debba schierarsi e dare voce a coloro che non hanno voce. Io, come cristiano, sono convinto che posso entrare in un dialogo aperto, e anche franco, soltanto se ho una mia identità che non sia, però, un’identità chiusa ma pronta al dialogo: rispetto l’altro nella sua diversità. E questo fa parte del Vangelo; questo per me fa anche parte del grande comandamento di amore che ci ha donato Gesù stesso”.
La risposta alle sfide dell'oggi non è l'egoismo
Mons. Muser sottolinea nella sua lettera la difficoltà che stanno attraversando l’Europa e anche l’Italia e che l'attuale campagna elettorale ha evidenziato.
“Sui cocci di una politica di stampo neoliberale-capitalistico – scrive il vescovo - attecchiscono ingiustizia ed esclusione. Di fronte a ciò sta la reazione di coloro che, sempre più numerosi, si rifugiano in un populismo semplicistico e in un nazionalismo egoistico o in un patriottismo di basso profilo, spesso mal compreso. La risposta deve essere un’altra – continua mons. Muser - come ha mostrato con chiarezza Papa Francesco” e questa risposta “non può che essere l’amore per il prossimo”, i valori “della solidarietà e della compassione”.
Il Vangelo e la dignità di ogni persona
Ricorda quindi la verità fondamentale del Vangelo e cioè la dignità di ogni persona e la necessità di “avere uno sguardo particolarmente amorevole verso i poveri, i sofferenti, gli esclusi”. La Chiesa è tenuta quindi - si legge ancora nella Lettera - a operare perché nelle società "s’instauri una maggior giustizia sociale, perché sia salvaguardato il creato e le persone possano convivere in modo pacifico”.
Il legame tra pensiero e azione
Mons. Muser invita, infine, gli elettori a valutare i programmi e le affermazioni dei partiti e dei candidati in base a questi valori. E a proposito della campagna elettorale, ai nostri microfoni esprime una preoccupazione e un appello:
“Penso che sia molto, molto importante stare attenti ai nostri pensieri, alle nostre parole e alle nostre azioni. C’è un legame profondo tra il pensiero, il nostro parlare e il nostro agire. Sono sempre preoccupato quando i toni sono troppo aspri e troppo spinti verso coloro che danneggiano la convivenza tra gli uomini. La Chiesa deve schierarsi sempre dalla parte dei deboli – conclude mons. Muser – perché è la parte che ha scelto Gesù stesso".
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