Burkina Faso: anni di impegno dei frati minori per la sanità
Eugenio Murrali – Città del Vaticano
Il ministro della salute del Burkina Faso, Nicolas Meda, ha raccontato che quando si è insediato come prima cosa ha fatto visita al Centro Medico Massimiliano Kolbe di Sabou: “La mia presenza oggi testimonia la buona collaborazione tra il governo, i frati, i medici ed Emergenza Sorrisi”, ha sottolineato durante il convegno al Seraphicum.
I risultati del centro medico
L’importanza del centro medico dedicato al santo francescano è confermata dai numeri: punto di riferimento per 120 mila persone, migliore tra 60 ospedali confessionali privati, solo nel 2017 ha provveduto a 12.815 visite mediche per adulti, alla cura di 4.000 bambini, a 1.090 ricoveri, 196 parti, 122 azioni di prevenzione della trasmissione AIDS tra madre e bambino. L’ospedale ha molti reparti: odontoiatria, farmacia, analisi di laboratorio, maternità, pediatria, radiologia, medicina generale, pronto soccorso. Fra Tomasz Kret, il direttore, sorride mentre descrive le sue giornate pienissime, che iniziano di buon mattino e finiscono tardi. Presto arriveranno anche un reparto di chirurgia, uno post-operatorio e uno dedicato alle malattie infettive.
L'impegno pastorale
Ne hanno fatta tanta di strada i frati minori conventuali dal 2001, quando sono partiti dall’Abruzzo per dare inizio all’esperienza pastorale africana. Man forte è venuta poi dalla provincia di Varsavia. Oggi i religiosi sono cinque, divisi tra il convento di S. Antonio da Padova di Ouagadougou e la parrocchia missionaria di Sabou, la cui chiesa è la più grande della diocesi di Koudougou. Anche in questo caso i numeri danno la misura dell'impegno francescano: nel 2017 hanno battezzato 122 bambini e 492 adulti, cresimato 200 persone, celebrato 86 matrimoni. E non è tutto. I religiosi sono impegnati anche in progetti di alfabetizzazione per adulti e hanno una casa di formazione per giovani burkinabè intenzionati a intraprendere la vita francescana
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