I simboli dei partiti al voto domenica 4 marzo I simboli dei partiti al voto domenica 4 marzo 

Voto in Italia. Card.Bassetti: mi fa paura questo clima di sfiducia

In Italia si chiude oggi la campagna elettorale per il voto di domenica 4 marzo. Sui toni in cui si è svolta e sul rischio per un astensionismo consistente si è pronunciato anche il card. Gualtiero Bassetti, Presidente della Cei, a margine di un incontro per giornalisti promosso dall’Ucsi sui cinque anni di pontificato di Papa Francesco

Antonella Palermo - Città del Vaticano

All’antivigilia della consultazione elettorale si registra un clima di diffusa sfiducia che spaventa la Conferenza episcopale italiana e dinanzi al quale bisogna reagire. Ne è convinto il cardinale Bassetti, che lo ravvisa anche “tra tanti fedeli vicini alla Chiesa”:

Ascolta la prima risposta del card. Bassetti

R. - Questo a me fa paura perché è come un corpo che sia colpito dalla paralisi; tu rifiuti di compiere un gesto che rispetta la tua libertà ma al tempo stesso è anche di totale responsabilità verso gli altri. Se io domenica mattina vado a votare è perché sono convinto che esista un bene comune che riguarda te, riguarda tutti noi. Siamo un ‘noi’ di cui dobbiamo tenere conto. E mi fa paura, invece, questo atteggiamento individualistico, in fondo, di non scegliere.
E, poi, quante nazioni ci sono nel mondo dove non si vota, dove c’è una testa che ha già pensato tutto… In fondo noi viviamo in una democrazia… E’ un valore aggiunto anche la democrazia. In democrazia senti cose dritte, senti cose storte, senti cose che condividi e non condividi… Certamente tutti abbiamo il dovere di informarci, di farci una coscienza. Il voto è esprimere un giudizio.

Il porporato è tornato anche sul carattere spesso aggressivo che ha caratterizzato il confronto tra i partiti e non ha mancato di sottolineare l’uso autenticamente evangelico dei simboli religiosi e della fede in politica:

Ascolta la seconda risposta del card. Bassetti

R. - Io ho sempre richiamato a moderare i toni, ho sempre parlato di ricucire, ho sempre detto di non urlarle le cose perché la verità non ha bisogno di essere urlata. A me piacerebbe che si potesse essere tutti in grado di fare un discorso dialettico. Io dico la mia verità e la dico in buona fede. Tu dici la tua verità e la dici in buona fede, in modo che tutti abbiano la possibilità di crescere nella verità. Ma se io parto col pretesto di distruggere te, poi di distruggere lui, poi… Ecco, è questo che forse porta tanta sfiducia nella gente.
La Pira diceva tre volte il rosario al giorno… Anch’io lo dico spesso, quando sono in macchina… Ma tutti - io non faccio giudizio su nessuno -, tutti siamo chiamati a vivere la fede, che poi si traduce concretamente in amore di Dio e del prossimo. I segni della fede, non importa ostentarli continuamente!

Dalla situazione italiana, il cardinale Bassetti spazia su quella internazionale rimettendo a fuoco quanto il magistero di Papa Francesco stia incidendo sull’agenda politica, nell’auspicio che soprattutto in alcune aree di crisi maturi frutti preziosi:

Ascolta la terza risposta del card. Bassetti]

R. - Papa Francesco non ha davanti a sé soltanto la politica italiana, ha davanti a sé tutto il mondo. Ma ha fatto dei gesti inimmaginabili, che magari di fronte all’opinione pubblica non appaiono, ma è come se si fossero rimosse delle montagne. Pensate all’incontro col patriarca di Mosca. Era una cosa imprevedibile, che sembrava impossibile. Pensate anche all’importanza dei suoi viaggi… Quello che è stato anche per l’avvicinamento di Cuba… E anche tante altre situazioni. E’ un mite, che però ha una forza interiore anche di influire. Quello che ha fatto per tutta la guerra in Siria, nel Medio Oriente… Fra qualche anno, quando si riscriverà la storia, si vedrà anche questo fiume carsico, che però c’è stato, vivo, che è stata la presenza della Chiesa. Io devo incontrare proprio in questi giorni il Nunzio apostolico, il cardinal Zenari: il Papa zitto, zitto lo ha fatto cardinale e lo ha lasciato nunzio, perché avesse tutta la forza del Papa per poter agire… Sono apparentemente delle piccole cose, ma sono i segni di una primavera che avanza.



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02 marzo 2018, 11:41