43 nuovi arrivi dalla Siria grazie ai Corridoi Umanitari
Michele Raviart – Città del Vaticano
Jalaal è in Italia da vent’anni, fa l’operaio, è sposato con un’italiana con la quale ha avuto una bambina. Oggi ha potuto riabbracciare sua madre Majida, che da un villaggio vicino Idlib è arrivata all’aeroporto di Fiumicino grazie a un volo dal Libano. Rima, che a Damasco aveva dovuto cambiare tre case a causa dei bombardamenti, ha invece rivisto dopo due anni e mezzo la sorella Ranja. vCon lei altre 42 persone, che grazie ai corridoi umanitari hanno raggiunto in sicurezza l’Italia senza affidarsi ai trafficanti e alle pericolose traversate del mar Mediterraneo.
Un nuovo volo atterrerà domani
Domani ne arriveranno altre 47, grazie al progetto realizzato e autofinanziato dalla Comunità di Sant’Egidio, la Federazione delle Chiese evangeliche e la Tavola Valdese con la collaborazione del ministero italiano degli Affari Esteri e quello dell’interno. Un modello di accoglienza in Europa che ha coinvolto anche Francia e Belgio.
Previsti mille nuovi arrivi entro il 2019
Arrivati in Italia con un visto per motivi umanitari, i migranti saranno ospitati in famiglie e strutture in tutto il territorio nazionale. Finora sono arrivati oltre mille profughi e, in base al protocollo d’intesa con il governo, altre mille persone raggiungeranno il Paese entro il 2019.
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