Elezioni politiche Italia: vittoria del M5S, crollo del Pd
Paola Simonetti - Città del Vaticano
Movimento 5 Stelle primo partito vincitore con oltre il 30% delle preferenze. Il Centrodestra è la prima colazione con più del 37%, ma all’interno della coalizione spicca la Lega a circa il 18% che sorpassa Forza Italia, ferma intorno al 14%. Grande sconfitto è il Partito Democratico, che si attesta a circa il 20%. Concretamente, tuttavia, nessuna coalizione avrebbe una reale maggioranza, dunque si teme l’ingovernabilità. Questi numeri però tracciano certamente il volto di un’Italia che sembra spaccata in due: i 5 Stelle infatti si impongono al Sud e sulle Isole, mentre il centrodestra è in testa nel Centro Nord. Il temuto massiccio astensionismo non c’è stato: l’affluenza alle urne infatti è stata del 73%, non senza qualche disagio: in molti seggi si sono registrati code e ritardi, per piccoli problemi burocratici e organizzativi.
Gli esperti: un voto antisistema
Secondo gli analisti dalle elezioni italiane è arrivato un segnale di insoddisfazione verso la politica tradizionale. Si tratterebbe, dunque, di un voto in chiave antisistema, che raccoglie anche molte delle istanze antieuropeiste. A questo punto l’interrogativo cade su quale governo può uscire dalle urne, dato che, stando alle dichiarazioni in campagna elettorale, i tre schieramenti principali non sembrano compatibili. Secondo il rettore della Lumsa, prof. Francesco Bonini, al microfono di Giancarlo La Vella, “i vincitori hanno l’obbligo di trovare un’intesa, già dalla scelta dei presidenti di Camera e Senato. Sull’esempio della Grosse Koalition tedesca, tra due partiti dalle politiche diverse, anche in Italia è auspicabile si arrivi a un’intesa per la formazione di un esecutivo. Lo chiedono gli italiani, lo chiede l’Europa”.
Al microfono di Federico Piana, il prof. Antonio Maria Baggio, docente di Filosofia politica all'Istituto universitario "Sophia" di Loppiano, parla di un'Italia divisa in due: un Sud che protesta e rifiuta l'attuale classe dirigente, da cui si è sentito abbandonato, votando i 5 Stelle, e un Nord che risponde ai richiami della Lega sui temi della sicurezza. Ma a chi dice che è impossibile formare un governo con questi numeri, risponde che non è scontato che non ci sia, sottolineando l'importanza del ruolo del Presidente Mattarella.
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