Genfest a Loppiano: i giovani e la responsabilità di fronte alla vita e al mondo
Adriana Masotti - Città del Vaticano
Migliaia i ragazzi e le ragazze attesi il 1° maggio nella cittadella internazionale dei Focolari a Loppiano, sulle colline toscane, per l’annuale appuntamento dedicato ai giovani. Titolo del Genfest questa volta: “Beyond Me”, “Oltre me”. Musica, teatro, arte, testimonianze, per portare un unico messaggio: la necessità di diventare responsabili di sé stessi e del mondo.
Il tema della responsabilità
Il motivo dell’attenzione su questo tema, lo spiega ai nostri microfoni Massimiliano Zanoni del Movimento dei Focolari, direttore di produzione dell’evento del 1° maggio. “Ci siamo accorti – afferma - che se vogliamo cambiare il mondo, migliorarlo a partire dalla nostra vita quotidiana per arrivare ai grossi temi della società di oggi, dobbiamo partire da noi stessi. Questo significa, prima di tutto, essere responsabili, noi stessi, della nostra vita, di chi siamo, dei nostri talenti, dei nostri affetti, dei nostri limiti. Da qui possiamo poi partire per dire qualcosa al mondo. È per questo che vogliamo raccontare la storia di persone, di ragazzi, che hanno scoperto che possono prendere in mano realmente la loro vita, perché hanno fatto delle esperienze: la vita li ha portati ad interrogarsi su se stessi, quindi si sono messi in cammino ed hanno fatto qualcosa per il mondo”.
Partire dal riconoscimento dei limiti
Andare oltre se stessi riconoscendo i propri limiti, anzi facendo proprio di questi una “pedana di lancio”: sarà questo il filo conduttore di tante storie di giovani che vogliono essere agenti di cambiamento e proporre una cultura fondata sul bene comune. Per tanti dei ragazzi e ragazze che affolleranno Loppiano, le esperienze vissute hanno radici nell’incontro personale con Dio che ha cambiato la loro vita, per altri nascono dalla condivisione di valori di solidarietà e di impegno.
La testimonianza di chi ha saputo guardare 'oltre'
A Loppiano si ascolterà la testimonianza di Roberto di Amatrice, che a confronto con il dramma del terremoto, ha creato l’associazione “Il Varco”, che si impegna per rianimare i luoghi colpiti dal sisma; il racconto di George e Michael, giovani siriani di Homs che hanno sperimentato la guerra. Ci sarà Marco Voleri, tenore di fama internazionale e fondatore di "Sintomi di Felicità" che sensibilizzerà sul tema della sclerosi multipla, e ancora Simone Barlaam, campione paraolimpico di nuoto ai mondiali del Messico e la cantautrice Chiara Beltrame, in arte Cli.
Mettere a disposizione le proprie capacità
“Ascolteremo – ci anticipa ancora Zanoni - Michele Tranquilli che, ragazzo di 17 anni, ad un certo punto ha detto: “Voglio fare un’esperienza in Tanzania perché sento che posso dare qualcosa a questo popolo”, partendo dal presupposto che era lui che donava qualcosa. Arrivando lì, invece, si è accorto che gli altri non avevano bisogno di lui, ma che lui aveva bisogno degli altri! Però, aveva dei talenti che poteva mettere a disposizione: “Allora, c’è bisogno di un orto? Bene, vado a fare l’orto”. E questo ha scatenato un processo bellissimo di comunione e di fratellanza con le persone che vivevano in questi villaggi che si sono messi a zappare l’orto con lui. Da questo, dopo dieci anni, è nata un’associazione, hanno costruito diverse scuole ed hanno creato un nuovo modo di fare cooperazione internazionale”.
L'appuntamento dei giovani a Manila
Il Genfest “Beyond Me” lancerà ai giovani un altro appuntamento internazionale: il Genfest che si terrà a Manila, nelle Filippine, dal 6 all’8 luglio prossimo e che avrà per titolo “Beyond all borders”, “Oltre tutti i confini”, i confini sociali, geografici e culturali che segnano il nostro mondo.
A Loppiano l'attesa di Francesco
All’evento del 1° maggio a Loppiano sarà presente anche un gruppo di giovani di Nomadelfia, comunità che condivide con Loppiano l’attesa della visita di Papa Francesco il prossimo 10 maggio. Un attesa palpabile nella cittadella dei Focolari: “Assolutamente sì - conferma Zanoni - la visita del Papa è un evento storico; è una visita alla cittadella, ma è una visita a tutto il Movimento dei focolari. Quindi assolutamente sì. Tutti i giovani, insieme al gruppo di lavoro per questo Genfest - un centinaio di persone - sentono veramente che questo evento è in linea con questa visita del Papa, ma anche con il Sinodo dei giovani che ci sarà quest’anno, perché è un percorso che facciamo. Uno di noi ha detto che la visita del Papa del 10 maggio è una benedizione per questo Genfest, anche se il Genfest viene prima. È come se il Papa avesse un po’ risposto alla voglia e alla necessità dei giovani di aggregarsi pe parlare di cose importanti”.
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