A Roma 3^ edizione del "Villaggio per la Terra" per un'ecologia integrale
Adriana Masotti - Città del Vaticano
Cinque giorni di sport, concerti, mostre, convegni, momenti artistici, laboratori didattici, attività per bambini e ragazzi: quasi impossibile tener conto delle centinaia di proposte offerte dal "Villaggio per la Terra" per riflettere su temi importanti quali l’ambiente, lo sviluppo sostenibile e cioè rispettoso della persona, la pace e il dialogo tra le religioni.
Nel 2016 la visita del Papa
Indimenticabile per gli organizzatori la visita a sorpresa del Papa fatta durante la prima edizione dell'evento, il suo apprezzamento e il forte invito a proseguire: “trasformate il deserto in foresta”, era stato il suo mandato.
“Parole, quelle del Papa - ricorda Antonia Testa del Movimento dei Focolari di Roma – che abbiamo accolto come un imperativo. Come fare a metterle in pratica? Lo ha detto lui stesso facendo l’esempio del portiere di una squadra di calcio che para la palla da qualunque punto gli arrivi. Questo per noi, per me, significa accogliere le istanze di chi mi vive vicino e poi essere ricettiva e quindi reagire nei fatti di fronte anche alle crisi internazionali di cui siamo a conoscenza. In questi giorni ad esempio, guardando alla Siria, il Movimento dei Focolari ha ribadito con forza la sua richiesta di disarmo”.
Valorizzare il bene che va avanti
“Far crescere la foresta come ci ha detto il Papa - aggiunge Pierluigi Sassi, presidente di Earth Day Italia – vuol dire anche accettare il rischio della vita, della varietà e mettersi insieme a tanti altri a lavorare per il bene. E c’è molta gente che lo sta già facendo, in maniera silenziosa, ma molto più vasta di quanto si possa pensare."
Laudato sì: un testo di riferimento
Sulla scorta dell’Enciclica di Papa Francesco, che sottolinea un approccio globale all’ecologia che includa la persona umana, obiettivo di questa terza edizione del Villaggio è approfondire i 17 obiettivi per lo sviluppo sostenibile contenuti nell’Agenda ONU 2030, per farne un programma di vita alla portata di tutti. Obiettivi riassunti in 5 “P” che prevedono altrettanti Focus: people, planet, prosperity, peace, partnership.
“Cominciando da People cioè persone -spiega Antonia Testa - e protagonista sarà lo sport che ci dirà il valore del “limite” e la possibilità di superare le barriere. Poi Planet, la terra: come conciliare lo sviluppo economico con il rispetto per l'uomo e per l'ambiente. Prosperity: economia circolare e eesponsabile, come il progetto di Economia di Comunione. E poi ancora Peace, pace dove saranno i giovani a far sentire la loro voce. Infine Partnership con il dialogo tra credenti e non per la salvaguardia del pianeta."
Riflessioni e divertimento
Non solo tavole rotonde o momenti di riflessione, però, il "Villaggio per la Terra" offrirà anche la possibilità di divertimento: “ E' la bellezza la grande via maestra - dice Sassi - la bellezza di vivere la natura, l'altro, la socialità e noi vogliamo trasmettere questo. Centinaia saranno quindi le proposte: sport, concerti serali, laboratori per conoscere il pianeta e anche gli altri pianeti grazie all'Istituto di Astrofisica e altro ancora...".
Un evento che prosegue nel quotidiano
Obiettivo, infine, degli organizzatori è fare del Villaggio non un evento che si esaurisce nelle cinque giornate a Villa Borghese, ma - come afferma ancora Pierluigi Sassi - “un punto di riferimento per un cammino che dura tutto l’anno” capace di cambiare gli stili di vita. E Sassi racconta ad esempio che al Villaggio si vivrà un progetto di gestione dei rifiuti che “renderà divertente la raccolta differenziata e che speriamo la gente poi si porti a casa, facendo diventare bello quello che di solito si vede solo come onere e fatica".
Una proposta culturale
Diversi scrittori, artisti, intellettuali offriranno il loro contributo per fare del Villaggio una proposta culturale che si basi sull'accoglienza e la condivisione. “Tra i tanti voglio ricordare – dice Antonia Testa - il giornalista Gianni Bianco che, insieme al magistrato Giuseppe Gatti interagiranno con i giovani presentando il frutto della loro collaborazione. Nei due libri da loro scritti insieme, raccontano pratiche di legalità e parlano di 'legalità del noi' dimostrando che è possibile opporsi alla illegalità se una persona non resta sola."
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