A Cannes il film di Wenders su Papa Francesco
Benedetta Capelli – Città del Vaticano
“Papa Francesco è l’esempio vivente di un uomo che si batte per ciò che dice”: così il regista tedesco Wim Wenders presenta la sua pellicola sul Pontefice, “Pope Francis. A Man of his Word”(Papa Francesco. Un uomo di parola) oggi in anteprima mondiale alla 71.ma edizione del Festival di Cannes. “Nel nostro film – afferma il cineasta - egli si rivolge direttamente allo spettatore, in modo sincero e spontaneo. Volevamo che fosse un film per ogni tipo di pubblico, poiché il messaggio del Papa è universale”.
Un film con il Papa
In un’intervista al Sir, mons. Dario Edoardo Viganò, assessore presso la Segreteria per la Comunicazione ed ideatore insieme al regista tedesco del progetto cinematografico, racconta che “il film che Wenders ha realizzato con Papa Francesco è l’esperienza di un dire di sé – da parte del Papa – attraverso un tessitore capace di ricostruire e intrecciare il racconto – questa è la parte del regista – in modo da far emergere la verità e la profondità del proprio essere”. Per mons. Viganò, la particolarità del film, al quale ha collaborato Vatican Media, è che non si tratta di un documentario ma di “un film con il Papa”. “Papa Francesco è protagonista dell’opera. Ha accettato di mettersi in gioco per un desiderio di condivisione e incontro con l’altro”.
Raccontare Francesco da vicino
Non uno stile narrativo e descrittivo rintracciabile, sottolinea mons. Viganò, “già a partire dalle prime inquadrature su Leone XIII nel 1896, oppure dal film su Pio XII del 1942 Pastor Angelicus, sino ai documenti audiovisivi dedicati Giovanni XXIII” ma un coinvolgimento da vicino. “Lui è il Papa della prossimità, dell’abbraccio inclusivo. Così abbiamo pensato di coinvolgerlo in prima linea, come protagonista”. Un intento che si è tradotto in “una regia al servizio dell’incontro con il Pontefice, mai invadente o dominante, bensì discreta e poetica”. “Il Papa – afferma l’assessore presso la Segreteria per la Comunicazione - si è preso del tempo per valutare il lavoro, una volta presentato nel dettaglio. Ha espresso poi la sua partecipazione in maniera convinta, consapevole della portata comunicativa del progetto”.
Wenders, sguardo poetico
Ricordando i capolavori del passato di Wenders come “Il cielo sopra Berlino” con le particolari suggestioni degli angeli, e “Così lontano, così vicino” in cui si cita il Vangelo di Matteo, mons. Viganò ricorda anche la collaborazione con il regista nella ripresa in diretta della cerimonia di apertura del Giubileo straordinario della misericordia. “Con il Centro Televisivo Vaticano – oggi Vatican Media – abbiamo subito creduto nel valore di un film che – sottolinea - raccontasse il dialogo tra Papa Francesco e la società di oggi, con l’incontro con uomini e donne di ogni provenienza”. “Il risultato è un’esperienza cinematografica intensa, che si fa soglia di incontro persone di ogni fede, cultura, appartenenza sociale o politica”. La colonna sonora di Laurent Petitgand è arricchita dalla voce narrante di Wim Wenders e della cantante Patti Smith.
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