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Israele dice sì a demolizione della 'Scuola di gomme' dei beduini

La Corte suprema israeliana ha dato il via libera alla demolizione del villaggio beduino palestinese in Cisgiordania colpendo anche la ‘Scuola di gomme’, gestita dall'ong italiana ‘Vento di Terra’ e finanziata anche dai vescovi italiani

Francesca Sabatinelli - Città del Vaticano

Gli appelli dell'Ue e di organizzazioni umanitarie non sono serviti e adesso la sorte del villaggio beduino Khan al-Ahmar – che si trova lungo la strada che dalle alture di Gerusalemme si getta verso la depressione di Gerico - è compiuta. A giugno sarà raso al suolo, assieme con quello che è divenuto il suo simbolo: la 'Scuola di gomme'. Si tratta di un istituto ecologico costruito nel 2009 dalla Ong 'Vento di terra' e che da allora è riuscito a funzionare grazie al contributo della Cooperazione italiana, della Cei e di agenzie Onu, oltre che di una rete di comuni italiani. Si tratta dell’unica possibilità per i bambini di quel luogo, di avere un’istruzione. E mentre l'Italia ha fatto sapere che è pronta a ogni sforzo, in coordinamento con l'Ue e i partner europei, per scongiurare le paventate demolizioni", la protesta dell'Autorità palestinese è stata immediata. La sua presidenza ha accusato Israele di "pulizia etnica" e di pratica "razzista".

Altre tensioni tra Ue e Israele

L'episodio rischia di creare nuove tensioni fra l'Ue ed Israele che proprio ieri ha pubblicato un documento in cui accusa l'Europa di aver mandato milioni di euro ad organizzazioni che lottano per il boicottaggio economico dello Stato ebraico e che "mantengono contatti con gruppi terroristici" fra cui Hamas e Fronte popolare.

Per la Corte suprema israeliana il villaggio è stato creato illegalmente

Per salvare il villaggio, che si trova nel settore cisgiordano sotto controllo israeliano, gli abitanti si sono rivolti alla Corte Suprema di Gerusalemme. Ma giovedì l'appello è stato respinto perchè - hanno spiegato i tre giudici – Khan el-Ahmarè' stato creato illegalmente. I giudici hanno rilevato che potranno comunque trasferirsi nella vicina cittadina palestinese di Abu Dis, dove i bambini troveranno una nuova scuola. Invano i Jahalin hanno replicato che là non sarà più possibile vivere di pastorizia.
Sempre secondo i giudici, alla scuola mancherebbero i permessi necessari. Smentisce questa tesi Massimo Annibale Rossi, fondatore di “Vento di Terra” e ideatore del progetto “Scuola di gomme”

Ascolta l'intervista a Massimo Annibale Rossi


 

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26 maggio 2018, 09:58