Vatican News in Rwanda: nuove colture per combattere la fame
Olivier Bonnel – Rwanda
La prima tappa del viaggio di Vatican News è a Musanze, nella provincia Nord del Rwanda, a pochi chilometri dal confine con la Repubblica Democratica del Congo e dall’Uganda. Nel Rwanda, il 70% della popolazione è contadina e coltiva piccoli appezzamenti di terreno.
Il fagiolo arricchito di ferro
Uno dei prodotti base dell’alimentazione nel territorio rwandese è il fagiolo. Ma la varietà prodotta grazie al programma sviluppato dal 2015 con l’appoggio dell' USAID - che ha stanziato a questo scopo tre milioni di euro - è stata arricchita di ferro offrendo numerosi benefici alla popolazione.
Benefici per la salute e l’economia delle popolazioni locali
Infatti nel Paese africano il 38% dei bambini sotto 5 anni e le donne incinta, soffrono di carenza di ferro. Grazie a questo nuovo tipo di fagioli, la loro anemia mostra notevoli miglioramenti e anche il rendimento del nuovo legume è maggiore - circa 5 tonnellate all’ettaro - rispetto a quello coltivato in precedenza. Aumenta inoltre il valore di mercato del prodotto, salito a 700 franchi rwandesi (0,80 euro circa) al chilo, quando il “fagiolo comune” si vende a solo 300. Si può dire dunque con certezza che questo tipo di coltura permetta a una parte crescente della popolazione del Paese africano di uscire dalla povertà.
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