Sud Sudan: rilasciati altri 200 bambini soldato
“Alcuni dei bambini rilasciati hanno raccontato di essere stati coinvolti in varie attività criminali mentre erano nella foresta. I piccoli erano stati sequestrati a scuola con la promessa di un generoso riscatto in denaro ma in realtà non sono mai stati pagati”, ha dichiarato l’emittente radiofonica Catholic Radio Network. Per far fronte a questo fenomeno, il governatore dello stato di Gbudue, Daniel Badagbu Rimbasa, si è detto seriamente impegnato a lavorare per portare la pace e la stabilità nello Stato e nel Sud Sudan in generale, per creare un ambiente favorevole per i bambini. In una nota dei Vescovi cattolici delle nazioni dell’Africa orientale (Amecea) pervenuta all’Agenzia Fides si legge che “Rimbasa ha fatto appello a tutti coloro che ancora detengono le armi affinché si uniscano al governo per la pace, lo sviluppo e la stabilità”.
I bambini torneranno a scuola
Nel frattempo, il presidente pro tempre della Commissione per la mobilitazione del disarmo e la reintegrazione del Sud Sudan, Claude Obwaha Akasha, ha sottolineato che “i bambini dovrebbero andare a scuola e non essere consegnati ai soldati”. Come si evince dalla nota della Crn inviata a Fides, Akasha ha inoltre dichiarato che i bambini soldato rilasciati sono stati sottoposti a screening per varie malattie, hanno ricevuto materiale scolastico e saranno impegnati in alcuni corsi di formazione professionale. Secondo l’agenzia delle Nazioni Unite per l’Infanzia, circa 19.000 bambini risultano associati a vari gruppi armati in tutto il Paese. (A.P. - Agenzia Fides)
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