Vescovi Venezuela: elezioni del 20 maggio illegittime e da posticipare
“La convocazione di queste elezioni è stata fatta con tanto anticipo per vantaggi e interessi politici” ed è “illegittima per l’Istituzione che l’ha convocata”. Così la presidenza della Conferenza episcopale del Venezuela (Cev) in un comunicato firmato dal mons. José Luis Azuaje Ayala, vescovo di Barinas, che guida i presuli locali, e dagli altri componenti l’organismo, a proposito delle presidenziali fissate per il 20 maggio.
In atto spirale di conflitti
Nella nota, i vescovi denunciano ancora una volta la drammatica situazione nel Paese. “Giorno dopo giorno stiamo entrando in una spirale di conflitti che trovano la propria radice nella crisi generalizzata che si vive nel Paese, crisi che colpisce pesantemente le persone e le famiglie più vulnerabili: i poveri, i campesinos, gli operai, i malati, gli anziani, gli indigeni e i minori. Però a soffrire non sono solo queste categorie, ma anche i lavoratori in genere, gli studenti le istituzioni in generale”. L’episcopato denuncia inoltre come tale drammatica realtà non venga “tenuta in conto dal governo nazionale e neppure da quelli regionali”.
Posticipare voto alla fine dell’anno
Il risultato, aggiungono i vescovi, è “l’indifferenza di fronte a una campagna elettorale che non ha suscitato emozioni, progetti per il Paese e non ha conquistato un numero elevato di persone che la seguono”. Per tale motivo, reiterano la richiesta del 23 aprile scorso di posticipare le presidenziali all’ultimo trimestre dell’anno, poiché “non si può anteporre l’interesse di piccoli gruppi politici rispetto a quello della grande maggioranza della popolazione venezuelana”.
Gruppo di Lima: non ci sono garanzie per un processo elettorale democratico
Anche il gruppo di Lima lancia un nuovo appello affinché il governo venezuelano sospenda le elezioni presidenziali, sottolineando che “non ci sono le garanzie per un processo elettorale libero, giusto, trasparente e democratico". Per Francesco Di Ciommo, docente di Diritto privato alla Luiss ed esperto di questione venezuelane, la situazione nel Paese sta precipitando e fino ad ora il governo di Maduro ha sempre respinto le richieste, giunte da più parti, di rinviare le elezioni. Intanto, sottolinea il prof. Di Ciommo, la condizione dei venezuelani è drammatica: il tasso di inflazione oscilla intorno all’80%, la popolazione non ha soldi per comprare beni e le medicine scarseggiano
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