Alcuni dei 177 migranti salvati due giorni fa in Spagna Alcuni dei 177 migranti salvati due giorni fa in Spagna 

Migranti, card. Montenegro: aspettiamo decisioni di Salvini ma non “mettiamoli fuori”

Il porporato: i morti pesano sulla coscienza di tutti. Il neo ministro degli interni torna a sottolineare: Italia e Sicilia non possono essere un campo profughi

Alessandro Guarasci – Città del Vaticano

“E’ chiaro che la responsabilità dei morti non è solo una questione di proclami solo elettorali, sono morti che pesano sulla coscienza di tutti. Una soluzione va trovata, ma se è ‘mettiamoli fuori’ diventa problematico, perché sono vite umane e non si possono scartare come se niente fosse”. Così il cardinale Francesco Montenegro, arcivescovo di Agrigento e presidente della Commissione Cei per la Carità, ha commentato (Ascolta) le dichiarazioni del nuovo ministro degli Interni italiano Matteo Salvini sull’immigrazione.

Salvini: “non smonteremo il lavoro di Minniti”

“L'Italia non può essere trasformata in campo profughi. Lavoreremo per sensibilizzare i nostri vicini" in ambito Europeo, aveva detto ieri Salvini, commentando poi il lavoro del predecessore Marco Minniti, "ha fatto un discreto lavoro, non smonteremo nulla di ciò che di positivo è stato realizzato, lavorerò per rendere ancora più efficaci le politiche di controllo, di allontanamento, di espulsione".

“L’Italia è stata lasciata sola”

E sulle dichiarazioni della cancelliera tedesca Angela Merkel, che aveva parlato di un’Italia lasciata sola, il ministro ha sottolineato: "La Merkel? Che l'Italia sia stata lasciata da sola, è chiaro ed evidente. Dobbiamo vedere i fatti”.

No a Sicilia “campo profughi d’Europa”

Salvini, ieri, aveva detto di voler svincolare la Sicilia dal suo ruolo di campo profughi d’Europa. Il ministro dell’Interno aveva attaccato le ong che operano nei soccorsi in mare e le coop e le associazioni che gestiscono i centri di accoglienza. "Vogliamo chiudere questo business", aveva aggiunto.

Nuovo naufragio in acque tunisine

Dichiarazioni giunte proprio nel giorno che ha visto un nuovo tragico naufragio: 48 i corpi senza vita di migranti ripescati in acque tunisine. Salvini non aveva risparmiato attacchi proprio contro la Tunisia, che definisce un paese democratico che spesso esporta galeotti”.

Card. Montenegro: governo dovrà fare delle scelte

 “Per adesso siamo in attesa di cosa il ministro intende fare”, spiega ancora il cardinale Montenegro: “adesso che Salvini siede dietro una scrivania e dovrà fare scelte, credo che solo dopo queste scelte, non soltanto sulle sue promesse o sui desideri, si possono dare giudizi”.

“Si” a una soluzione comune

E sull’aiuto dell’Europa, il cardinale aggiunge che “chissà perché la politica non ha il coraggio di cominciare a scrivere questa pagina. La soluzione non può essere affidata a una sola nazione. Il discorso è complesso e va affrontato, finora c’è stato uno scaricabarile”

 

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04 giugno 2018, 11:15