Nuovo Presidente in Messico: alle urne trionfa Lopez Obrador
Francesca Sabatinelli - Città del Vaticano
Ha subito rivolto un invito alla riconciliazione il neo Presidente del Messico, Andres Manuel Lopez Obrador, primo Presidente della sinistra, vincitore al terzo tentativo di guadagnarsi la massima carica dello Stato. “Si mettano davanti agli interessi personali, per quanto legittimi, l’interesse superiore e generale”: è stato l’appello, nel quale ha anche assicurato “libertà di espressione, imprenditoriale e religiosa” ribadendo inoltre il “primato dei diritti consacrati nella Costituzione”. A riconoscergli la vittoria anche il candidato del partito al governo, José Antonio Meade, mentre il Presidente statunitense, Donald Trump, si è congratulato con Obrador via Twitter, dicendosi ansioso di lavorare con lui. “La scelta di Lopez Obrador – spiega Bruno Desidera, giornalista del settimanale diocesano di Treviso "La vita del popolo" ed esperto dell’area – dimostra la volontà di un cambiamento molto forte rispetto alle tradizioni politiche messicane. Per la prima volta diventa Presidente un esponente di una sinistra netta abbastanza radicale”. (Ascolta l'intervista a Bruno Desidera sulle elezioni presidenziali in Messico).
Un voto segnato dalle violenze
Migliaia le persone esultanti che sono già scese in piazza a Città del Messico. Il voto di ieri è stato però segnato da omicidi, violenze e rischio di brogli. Una donna è stata uccisa mentre si recava a votare mentre, poco prima dell’apertura delle urne, sono stati assassinati tre militanti del Partito rivoluzionario istituzionale.
Grazie per aver letto questo articolo. Se vuoi restare aggiornato ti invitiamo a iscriverti alla newsletter cliccando qui