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La bellezza della natura sarda raccontata attraverso gli occhi dei bambini

In mezzo al territorio dell’Ogliastra in Sardegna, sorge la riserva naturale dell’Arbatax Park, un immenso parco verde di 60 ettari, dove crescono piante rare e gli animali vivono in libertà

Marina Tomarro - Città del Vaticano

C’è una Sardegna più nascosta, che vuole raccontare la sua vita più vera e reale, che ha promontori dove l’aria profuma ancora di ginepro e gli alberi lambiscono acque di un azzurro terso, in cui nei fondali le rocce scure si mescolano a sabbia bianchissima, creando calette dalle trasparenze cristalline. E li in quell’ambiente ancora quasi incontaminato dall’uomo, sorge la riserva naturale nell’Arbatax Park Resort, nel territorio dell’Ogliastra dove gli animali selvatici sono lasciati liberi e le piante rare di quest’area crescono protette.

Un gesto d’amore verso l’Ogliastra

“Questo luogo – spiega Angela Scanu Mazzella ideatrice del progetto con il marito Giorgio – nasce come un gesto d’amore che oltre cinquanta anni fa, mio suocero fece sia alla moglie, acquistando e donandole una parte di questo promontorio, ma anche verso il territorio dell’Ogliastra, per poterlo ripopolare di quegli alberi e piante rare che per varie ragioni erano scomparsi. Da allora, questo progetto è diventato sempre più ampio, fino a diventare una vera e propria oasi naturale, dove coloro che vengono a trovarci possono davvero toccare con mano la bellezza incontaminata di questo posto e godere di quei profumi e sapori che purtroppo sono andati un po' persi, dietro un turismo di massa”.

Educare alla bellezza per salvare il Creato

Tanti sono i bambini che visitano le fattorie e gli orti dell’Arbatax Park e che possono vedere, spesso per la prima volta, animali come oche, galline, conigli, asinelli, cavalli, o come nasce la frutta sugli alberi.

“Non solo turisti in estate, ma molte sono le scuole che ci chiedono di vedere questo posto – continua Angela Scanu – È bellissimo scorgere negli occhi dei bimbi e dei ragazzi, lo stupore nello scoprire come si fa il pane oppure in che modo dalla mungitura delle nostre caprette, quel latte diventa ricotta e formaggio. I piccoli riscoprono l’incanto del mare e della natura, il rispetto verso gli animali, e la gioia di fare giochi all’aria aperta lontani da quella tecnologia che rischia di rubare quella fantasia tipica dell’infanzia. E io credo che è proprio questa educazione alla bellezza, che farà di loro una generazione di uomini e donne capaci di costruire un mondo migliore, più attento al Creato e ai suoi abitanti” 

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La riserva dell'Arbatax Park
04 luglio 2018, 11:19