Al via la nuova edizione della Carta di Leuca: convivialità delle differenze
Andrea Gangi – Città del Vaticano
L'edizione 2018 della "Carta di Leuca" coinvolge i giovani che vivono sulle diverse sponde del Mediterraneo, dall'Africa ai Balcani al Medio Oriente, ed è organizzato dal Parco culturale ecclesiale “De Finibus Terrae". In cinque giornate i protagonisti potranno fare esperienza di condivisione e di fraternità all’insegna del dialogo ecumenico e interreligioso.
Nel programma: cammino, studio e riflessione
“Di fronte a muri che vengono innalzati e a situazioni di conflitto - spiega a Vatican News mons. Vito Angiuli, vescovo della diocesi di Ugento-Santa Maria di Leuca - la finalità della Carta di Leuca è quella di cercare di aiutare i giovani a vivere una globalizzazione che metta da parte le identità specifiche, cercando di instaurare un dialogo di pace tra persone differenti per culture e religioni” (Ascolta l'intervista a mons. Vito Angiuli sulla Carta di Leuca 2018). Il programma di quest’anno è ricco: il primo appuntamento si svolgerà nella cattedrale di Brindisi alle 19.30 dove sarà annunciato il Mandato di fraternità e saranno presentati i programmi e il cammino che giungerà a Leuca attraversando l’intero Salento.
Infatti l’incontro consiste in 5 giorni di cammino da Brindisi a Leuca; l’ultimo tratto lo si percorrerà di notte, partendo dalla tomba di don Tonino Bello ad Alessano. Di giorno si cammina per le antiche strade del Salento, si alternano momenti di impegno, di studio e di volontariato, si pratica sport e ci si svaga. Le serate si trascorrono assieme alle comunità locali, tra concerti, spettacoli e feste. Il grande appuntamento finale sarà sul sagrato della Pontificia Basilica Santuario di Santa Maria di Leuca venerdì 10 agosto alle ore 7.00, quando i giovani di tutto il Mediterraneo incontreranno le massime autorità civili, religiose e militari, per proclamare la “Carta di Leuca 2018”.
L'entusiasmo dei ragazzi
Papa Francesco - secondo quanto riferito dagli organizzatori - ha già chiesto di poter incontrare i 352 giovani che partecipano alla terza edizione della “Carta di Leuca”. Metà di loro è residente nelle città e nei territori delle cinque Diocesi della Metropoli di Lecce, gli altri mescolano le loro origini tra Africa, Europa e Medio Oriente, con Nigeria e Gambia come Paesi maggiormente rappresentati. Tutti i ragazzi sono considerati ambasciatori di pace e faranno sentire la propria voce in un appello finale ai potenti della terra. Questo, spiega mons. Angiuli, "è il terzo anno che riproponiamo l’evento. Dalle esperienze passate rileviamo un grande entusiasmo dei giovani. Loro colgono la possibilità unica, in questi giorni, di riflettere sulla costruzione di un futuro di pace, fondato sul riconoscimento e sulla conoscenza dell’identità delle diverse culture”.
L’invito alla pace
Ma il meeting non è solo divertimento. È anche un momento in cui i giovani si ritrovano e discutono sui temi contemporanei. A tale scopo sono state istituite le “Tende della Convivialità”, laboratori sperimentali che, attraverso linguaggi delle arti performative, permettono di sviluppare il tema scelto quest'anno , cioè quello della pace. Nelle "Tende" questo discorso prenderà forma per essere, l'ultimo giorno, presentato con un discorso scritto. Nella notte finale tra il 9 e il 10 agosto, una silenziosa marcia notturna, a lume di candela, si snoderà simbolicamente dalla tomba di don Tonino Bello ad Alessano fino al santuario di Santa Maria di Leuca. Alle prime luci del giorno si giungerà sul sagrato affacciato sul Mediterraneo. Qui, dopo un momento di preghiera interreligiosa, l’appello per la pace sarà proclamato in una cerimonia solenne.
Il simbolo della fiaccola
Novità di quest’anno è la partecipazione dell’Esercito Italiano, già impegnato in numerosissime missioni di Pace. Oltre a sostenere l’evento con la propria organizzazione logistica, l’Esercito sarà presente con una attività caratteristica: i militari correranno ininterrottamente lungo tutto il percorso, portando una fiaccola accesa, simbolo di pace.
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