Ferragosto con i clochard a Milano: mai più invisibili
Andrea Gangi – Città del Vaticano
Milanesi invitati a partecipare all’evento, organizzato come ogni anno dai volontari di strada d'emergenza col casco blu e la giubba rossa della Onlus City Angels. L’attività avrà inizio il 15 agosto in via Cesare Lombroso. Nel loro principale centro d'accoglienza, l'Oasi del Clochard, verranno ospitate tutte le persone senza una casa né un lavoro. L'invito non è riservato ai clochard: è aperto anche a tutti i milanesi.
Condivisione e rispetto
Chiunque potrà indossare la pettorina, servire a tavola e poi mangiare con i clochard. È un modo per condividere cibo e acqua con i più bisognosi, ascoltare le loro storie e condividere rispetto e amicizia. “Lo spirito dell’evento è poter dare spazio alla condivisione, come dice Papa Francesco, all'apertura all'altro, alle persone che di solito abbiamo paura di incontrare, gli invisibili, i senzatetto – spiega Mario Furlan, fondatore dei City Angels - Perciò invitiamo i cittadini a vincere la diffidenza e il timore verso i clochard: sono persone esattamente come noi”. ( Ascolta l'intervista a Mario Furlan sull'iniziativa di Ferragosto a Milano) Per partecipare è sufficiente prenotarsi sulla pagina Facebook dell'associazione.
Cerchiamo ciò che unisce
Con la pettorina dei City Angels, in veste di camerieri, ci saranno anche il Sindaco di Milano Giuseppe Sala, l'assessore ai Servizi sociali del Comune di Milano Pierfrancesco Majorino e altre personalità illustri, tra cui mons. Franco Buzzi, già Prefetto della Biblioteca Ambrosiana e l’Imam Khaled Elhediny. Inoltre, parteciperà anche la cantautrice Annalisa e la cantante Alessandra, che faranno ballare i presenti. “È bello avere personalità diverse, di etnie e religioni diverse – continua Furlan – Lo spirito non è cercare ciò che ci divide, ma ciò che ci unisce, che è la nostra comune umanità”.
Basta un sorriso
I City Angels, volontari di strada d'emergenza, sono stati fondati a Milano nel 1994 da Mario Furlan, giornalista e docente. Oggi l'organizzazione è presente in 19 città italiane con oltre 500 volontari al servizio di migranti, tossicodipendenti, prostitute e chiunque necessiti di supporto, dal turista che si è perso agli anziani con problemi motori, dalla donna che chiede di essere accompagnata all'animale abbandonato. Ma non solo i volontari possono aiutare i clochard, lo può fare chiunque, rimarca Mario Furlan, “anche semplicemente salutandolo o scambiando due chiacchiere con lui. Loro ci dicono che si sentono invisibili, come ombre. La prima cosa di cui l’essere umano ha bisogno è sentire che lui c’è, sentire che ha un ruolo nel mondo. Anche senza dare un soldo, ma semplicemente sorridendo o salutandoli, puoi far capire ai senzatetto che tu li stai vedendo e li stai rispettando”.
L’Oasi
L'Oasi, aperta in collaborazione con il Comune di Milano nel marzo 2017 dove prima sorgeva un campo rom, accoglie circa 200 persone senza fissa dimora. Metà sono italiani e metà stranieri, di una ventina di nazionalità, dai 18 agli 80 anni. “Noi ne ospitiamo 200 – continua Furlan – e un altro centinaio dimorano presso un altro centro di accoglienza”. Qui mangiano e dormono, seguite da personale specializzato e seguono corsi di formazione che li aiutano a reinserirsi nella società.
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