Acli e agricoltori: frutta e verdura per gli indigenti
Andrea Gangi - Città del Vaticano
L’iniziativa è realizzata dal Centro agroalimentare Roma (Car) e dalle Acli di Roma e provincia: prevede il recupero di più di un quintale di frutta da destinare agli anziani soli, alle persone senza fissa dimora e alle famiglie in difficoltà. Un progetto che oltre a combattere lo spreco si impegna a diffondere l'educazione alimentare.
Contro lo spreco
Grandi quantità di frutta e di prodotti ortofrutticoli sono stati consegnati ai circuiti di assistenza e sostegno sociale che a Roma assistono persone indigenti. È stato utilizzato un furgone refrigerato con cui il cibo è stato portato alla mensa dell'Opera Nazionale per la città dei ragazzi, alla mensa della parrocchia di Santa Maria in Campitelli e all’Isola Solidale. Da oltre un anno il Centro Agroalimentare di Roma e le Acli di Roma e provincia collaborano per la lotta allo spreco del cibo e per il suo riutilizzo a fini sociali, in particolare grazie al progetto "Il Cibo Che Serve". A proposito del rapporto Acli e Car, ci spiega Massimo Pallottini, direttore generale del Car Roma, che questo strumento "ha dato forza a un progetto che noi perseguiamo da anni, di attenzione ai più deboli e di recupero dei prodotti disponibili e anche di relazioni sociali”. (Ascolta l'intervista a Massimo Pallottini).
Il coinvolgimento delle aziende
All’iniziativa hanno preso parte anche le aziende. "Coinvolgiamo il nostro sistema di aziende che sono oltre 100 e che dimostrano - spiega ancora Pallottini - ogni giorno una sensibilità inaspettata per queste tematiche. È anche un segnale che diamo alla città, per essere attenta alle difficoltà di chi sta indietro”.
L’educazione alimentare
Il progetto si impegna non solo a combattere lo spreco, ma cerca di diffondere un'educazione alimentare volta a migliorare le condizioni di salute dei più poveri. Afferma Pallottini: “Da una parte c’è il problema di garantire la possibilità di sostentarsi per chi ha difficoltà quotidiane. Ma c’è anche qualcosa in più. Noi cerchiamo di insegnare un’alimentazione equilibrata e sana, con un’attenzione particolare a frutta fresca e ortaggi, che sono tra i primi alimenti a essere ridotti nel momento in cui si attraversa una situazione di bisogno”.
Grazie per aver letto questo articolo. Se vuoi restare aggiornato ti invitiamo a iscriverti alla newsletter cliccando qui