Immigrazione e umanità al festival Giornalisti del Mediterraneo
Gabriella Ceraso - Otranto
Continuano nel cuore di Otranto, in Puglia, i workshop e le attività del festival Giornalisti del Mediterraneo che domenica prossima vedrà la premiazione dell'omonimo concorso per i migliori lavori giornalistici ispirati alle tematiche politiche, sociali, culturali e religiose del bacino del Mediterraneo. Fuori concorso un premio all'Innovazione tecnologica andrà anche a Vatican News.
Il commissario e l'uomo
Oltre all'ampio spazio dedicato al tema del dialogo con l'Islam, il festival propone oggi al suo pubblico l'attività e la figura del Commissario Carlo Parini, comandante del Gicic- Gruppo interforze di contrasto all'immigrazione clandestina della Procura di Siracusa. Si tratta di una squadra del tutto speciale. A lavoro dal 2006, nella piena emergenza Mare Nostrum, è considerata tra le migliori per attività investigativa e rara "umanità". Fino ad ora settecentocinquantamila persone accolte e con loro, drammi, speranze e sogni.
La vita e la dignità innanzi tutto
"Non cerchiamo lo scafista a tutti i costi, la nostra priorità è salvare vite: perchè il migrante è innanzitutto un uomo". Si racconta così a Vatican News il Commissario Parini, descrivendo come sono cambiate le frontiere del Mediterraneo, quale è oggi l'andamento dei flussi migratori e quale è l'attenzione con cui oltre a raccogliere in mare le persone, le si accoglie e le si ascolta. Nelle parole del Commissario sempre centrale resta l'uomo, la sua dignità, la possibilità che ha di ricominciare anche se ha sbagliato.
Il recupero sempre possibile
Anche con gli scafisti il Commissario si è distinto per un lungo lavoro di attenzione all'uomo che ha permesso, con il supporto di tutta la squadra e di ong specializzate, di aprire percorsi di recupero e di offrire loro una nuova speranza di vita. Nelle parole del Commissario, l'analisi sul futuro dell'area mediterranea e lanecessità di una "vera e seria cooperazione internazionale" per sostenere i popoli nelle loro terre.
Un diario di viaggio
Il lavoro di Parini e della sua squadra è raccontato nell’ultimo libro di Cristina Giudici: “Mare Monstrum, Mare Nostrum” (Utet editore), presentato al Festival insieme allo stesso Parini. L'autrice, racconta di essere stata "folgorata", durante lo svolgimento di un'inchiesta nel porto di Augusta, dall'empatia con cui la squadra del Commissario lavora. E' nato così "questo diario di viaggio", al loro fianco: "sanno accogliere - afferma l'autrice - e capire chi è l'uomo che hanno davanti, questo senza mai dimenticare il loro lavoro di contrasto alla criminalità e alla clandestinità".
Grazie per aver letto questo articolo. Se vuoi restare aggiornato ti invitiamo a iscriverti alla newsletter cliccando qui