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Scuola: in classe più di 8 milioni di studenti italiani

Riaprono le scuole. Alcuni sono già in classe da qualche giorno, come a Bolzano, mentre altri torneranno dietro ai banchi il 20 settembre, come in Puglia. Ma sono ancora molti i problemi da risolvere

Claudia Valenti – Città del Vaticano

In base ai dati raccolti, sono circa 8,6 milioni gli studenti italiani pronti a tornare sui banchi. La maggior parte di loro, circa 7 milioni, sono iscritti alla scuola statale, anche se il loro numero è leggermente calato rispetto all’anno precedente. 919.091 frequentano poi la scuola dell’infanzia, 2.498.521 la scuola primaria, 1.629.441 la secondaria di I grado e 2.635.582 la secondaria di II grado. Aumenta il numero di iscritti con disabilità, così come aumenta quello degli studenti con cittadinanza non italiana, concentrati in regioni come la Lombardia, l’Emilia Romagna e il Veneto.

Una serie di problemi da risolvere

La prima campanella del nuovo anno scolastico suona in un’atmosfera di dubbi e caos: ci sono cattedre vuote, graduatorie infinite oppure insufficienti in base alla regione di riferimento, supplenze da gestire, un’intera riforma bloccata che il governo ha deciso di rifare. A tutto questo si aggiunge la complicata questione dei vaccini, che ha creato forti ansie nei genitori di tutta Italia; e il tema dell’edilizia: il Codacons ha diffidato il Miur e le Prefetture affinché procedano a mettere in sicurezza le strutture scolastiche a rischio, affermando che solo il 5% delle scuole sono state adeguate dal punto di vista sismico, e il 58% degli istituti non è a norma antincendio.

Il ruolo fondamentale della scuola

La scuola non va abbandonata: è il luogo della trasmissione della conoscenza e della generosa condivisione del sapere; ma è anche il luogo in cui un individuo diventa persona, in cui si viene introdotti alla vita e alle relazioni con gli altri. Ciascun paese, pensando al futuro, potrebbe pensare alla propria scuola come a una struttura da valorizzare, uno strumento di cambiamento e un mezzo attraverso cui gettare semi migliori sulle generazioni che verranno.

Il ruolo e l’attività degli insegnanti

“Gli insegnanti hanno un ruolo indispensabile ed essenziale nella società”, ha detto a Vatican News, Rosalba Candela, presidente dell’Uciim (Unione cattolica italiana insegnanti, dirigenti, educatori, formatori). Fra i compiti dell’Uciim, quello di illuminare e motivare una giusta idea di scuola, fatta di una valida istruzione, ma anche di relazioni umane, di accoglienza e benevolenza da riservare a tutti indistintamente. “Siamo in una fase delicata per la nostra società – continua Candela – e non abbiamo più delle linee pedagogiche ben precise. Gli insegnanti dovrebbero innanzitutto cercare di stare più vicini agli alunni e capirli”.(Ascolta l'intervista a Rosalba Candela sull'apertura dell'anno scolastico)

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11 settembre 2018, 12:36