Donne e impresa: Ucid promuove l'armonia tra famiglia e lavoro
Claudia Valenti – Città del Vaticano
Le donne hanno ormai dimostrato con i fatti di poter assumere ruoli di responsabilità e di essere in grado, al pari degli uomini, di portare avanti carriere di tutto rispetto. Nonostante ciò, tutt’oggi faticano a conciliare vita lavorativa e vita familiare e spesso “si trovano a dover sacrificare la loro femminilità e il loro essere donne per poter affermare in pieno le loro capacità”, dichiara Emma Ciccarelli, presidente del Forum Associazioni Familiari del Lazio, in apertura dell’incontro organizzato dall’Unione Cristiana Imprenditori e Dirigenti (Ucid). “Le donne – continua Ciccarelli - dovrebbero essere tutelate dalle istituzioni per avere la possibilità di esprimersi, come desiderano, in tutti i campi”.
I problemi dell’essere donne lavoratrici
La maternità appartiene alla donna per natura, ma quando si lavora il tempo di fare la mamma è notevolmente ridotto. “Tantissime madri si trovano a non sapere dove lasciare i figli – dichiara Isabella Gorini, imprenditrice dell’Ucid Roma – ed iscrivere i figli al nido è diventato sempre più difficile. Di conseguenza le donne sono costrette a rinunciare al loro impiego o a lavorare part-time. Accade quindi che la capacità di spesa delle famiglie si riduca e che questo si rifletta in modo negativo e inevitabile sull’economia dell’intera società”. Un altro degli effetti di questa difficoltà nel conciliare lavoro e famiglia è la tendenza, sempre più diffusa fra le donne, a decidere di non avere dei figli. “Le persone si stanno impoverendo - sostiene Gorini - e hanno paura di non farcela. E’ aberrante”.
La necessità di un intervento istituzionale
“Vorremmo comunicare chiaramente alle istituzioni – spiega Gorini - quali sono le necessità delle aziende che vogliono sostenere i lavoratori nelle loro vite personali”. Perché le imprese non riescono a risolvere il problema da sole. Hanno bisogno di un intervento istituzionale, che dia sgravi fiscali alle aziende e maggiori tutele alle lavoratrici. “Per questo l’Ucid ha organizzato questa serata di confronto: vorremmo collegare imprese, associazioni e istituzioni, costruire un dialogo fra di loro, affinché siano in grado di pianificare dei cambiamenti e di trovare delle soluzioni adeguate”.
Centralità della persona umana
L’Ucid persegue i valori della Dottrina Sociale della Chiesa: solidarietà, sussidiarietà, destinazione universale dei beni e bene comune. “Non ha quindi modelli economici da proporre – come riporta il manifesto - ma si preoccupa che le opere degli uomini siano rispettose della centralità della persona umana nei processi economici, con i suoi valori di libertà, responsabilità, dignità, creatività”. Cerca così di stimolare un tipo di pensiero laterale, che renda possibile un miglioramento della società attraverso la promozione di valori, come quello della famiglia, che sono importante nutrimento dell’animo, ma che vengono quotidianamente trascurati perché poco convenienti dal punto di vista del guadagno economico.
L’Ucid per le donne
“Noi donne dell’Ucid Roma – racconta a Vatican News Virginia Desirèe Zucconi, External Relations Manager Gruppa Hdrà dell’Ucid Roma – abbiamo pensato di aiutare donne e giovani a formarsi, in vista della loro entrata nel mondo del lavoro”. Il progetto è ancora in divenire, ma ha l’obiettivo di promuovere un tipo di formazione molto qualificata e di creare delle occasioni di incontro fra donne e giovani lavoratori con alcuni degli attori importanti dell’ambito lavorativo attuale (scuole, università, enti, istituzioni, aziende più private). “Oggi le donne possono trovare spazio negli ambienti lavorativi – ritiene Zucconi - ma devono organizzarsi molto bene”. “Ci sarebbe ancora tanto da fare - prosegue - per poter permettere loro di lavorare e, nel contempo, di dedicarsi alla famiglia in completa armonia. Una delle mie proposte riguardava, ad esempio, la possibilità di promuovere lo smart-working, una modalità di lavoro che consente talvolta di operare da casa”.
L’Ucid per la famiglia
Il dibattito è stato anche l’occasione per presentare il “Manifesto delle amministrazioni per la famiglia”, un insieme di linee guida, proposte dall’Ucid, su come “rimettere al centro della vita quotidiana la famiglia, nucleo fondamentale della società e come prima impresa umana”, spiega a Vatican News Simona Mulè, del gruppo Ucid Lazio. “Il Manifesto - è scritto nella premessa al Manifesto – “è uno strumento di attivazione di un processo culturale di avvicinamento, sensibilizzazione e riorientamento delle azioni istituzionali ai bisogni e al benessere delle famiglie, perché siano ispirati alla logica del New public family management, un sistema di servizi e di iniziative erogati dalle amministrazioni a supporto concreto della Famiglia”.
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