Disabilità: giornata nazionale per l’abbattimento delle barriere architettoniche
Michele Raviart – Città del Vaticano
“Superiamo i nostri limiti per sviluppare la cultura della qualità” è il titolo dato al 16° Fiabaday, manifestazione organizzata dall’associazione Fiaba in occasione della Giornata nazionale per l’abbattimento delle barriere architettoniche, che ricorre oggi. A Piazza Colonna a Roma dalle 10 a 19 sarà infatti possibile assistere a dibattiti e spettacoli sul tema della disabilità, oltre a una visita speciale a Palazzo Chigi. L’obiettivo è quello di sviluppare “una cultura che vada oltre i limiti attuali, abbattendo ogni barriera e fisica e mentale, per favorire la creazione di una società pienamente inclusiva e in cui a tutti siano garantite pari opportunità, nel rispetto della diversità umana”.
Migliorare la qualità della vita per tutti
“Dobbiamo proprio fare un cambio di rotta, in modo da creare qualità percepita per tutta la popolazione”, spiega Giuseppe Trieste, presidente dell’associazione Fiaba, rispettando la diversità e creando e ristrutturando l’ambiente sociale in modo che risponda ai bisogni di tutti, disabili e no, con una progettazione veramente universale. “Solo aumentando la qualità percepita del resto della popolazione, le persone con disabilità potranno vivere una vita eccellente”, afferma Trieste.(Ascolta l'intervista a Giuseppe Trieste sul Fiaba Day)
Basta separazioni tra disabili e “normodotati”
“Siamo partiti dagli anni 70 e 80, in cui le persone con disabilità sono state staccate dal resto della comunità”, spiega ancora Giuseppe Trieste, “per cui c’erano ‘persone handicappate’ e normodotati, poi ‘diversamente abili’ e normodotati. Così non ci si rendeva conto che se discriminava anche il resto della comunità. Se montiamo un ascensore in metropolitana lo può prendere chiunque non può fare le scale, con un montascale conviene solo alla persona con disabilità o in carrozzina. Bisogna rispondere ai bisogni dell’essere umano. Tutti siamo coinvolti”.
La sensibilità di Papa Francesco
Nel corso dei decenni in Italia la sensibilità sul tema è aumentata, grazie anche al sostengo delle istituzione nazionali e locali. Non manca anche il sostegno di Papa Francesco, che lo scorso anno aveva inviato un messaggio di sostegno per la Giornata: “Il Santo Padre ha molta attenzione per le fasce socialmente più deboli, perché dove c’è un essere umano deve essere rispettato e valorizzato per come può contribuire alla comunità”.
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