Giornata della memoria e dell’accoglienza: appello alla solidarietà
Claudia Valenti – Città del Vaticano
Con l’istituzione ufficiale della Giornata della memoria e dell’accoglienza nel 2016, si stabilì una ricorrenza importante, in cui vengono promossi riflessione e impegno affinché le persone in fuga da guerre, violenze e persecuzioni, possano arrivare in un luogo sicuro senza dover rischiare la vita in viaggi pericolosi. La Giornata si celebra in una data simbolica, quella del 3 ottobre, che ricorda il giorno in cui, nel 2013, persero la vita 368 persone tra bambini, donne e uomini in un naufragio a largo di Lampedusa.
“I giardini” del Centro Astalli come luogo di incontro
Il Centro Astalli inaugura “i giardini della memoria e dell’accoglienza” nelle 7 città italiane in cui opera: a Trento, Vicenza, Padova, Roma, Napoli, Catania e Palermo, rifugiati, volontari, operatori e istituzioni locali si ritrovano insieme oggi, in un giardino della propria città, per piantare un albero, come simbolo dell’impegno a ritagliarsi uno spazio di cura della memoria e dell’accoglienza nei luoghi dell’abitare. “Inauguriamo una serie di spazi verdi– dice a Vatican News Donatella Parisi, responsabile della comunicazione del Centro Astalli - dove le persone possano ritrovarsi per conoscersi, parlarsi e costruire insieme un’idea di società che non abbia al centro barriere e muri, ma abbia invece la voglia di conoscersi per fare un pezzo di strada insieme”.
Memoria e accoglienza: due valori complementari
“Non c’è memoria senza responsabilità” afferma Parisi. “La memoria non ha senso se poi non corrisponde ad un’assunzione precisa di responsabilità, che consiste in un impegno delle istituzioni nazionali e sovranazionali a creare vie legali di ingresso, ma anche in un’assunzione di responsabilità da parte della società tutta, che deve trovare un modo per convivere con le persone che arrivano qui, in cerca di pace e di libertà”. Noi tutti dovremmo aprirci all’accoglienza “sia per una questione morale – continua Parisi – e di rispetto dei diritti umani, sia perché questa è l’unica via che ci è data per garantire un futuro di pace alle generazioni che verranno”.
Celebrazioni in tutto il Paese: piazza Bernini a Roma
Questa ricorrenza prevede che in tutta Italia si organizzino eventi, momenti di riflessione e occasioni di ricordo delle vittime dell’immigrazione. “Abbiamo organizzato tante iniziative per dare un segnale – spiega Parisi – e perché i territori dicano: Noi ci siamo, crediamo nell’accoglienza e con determinazione continuiamo a lavorare per questo”. A Roma, l’appuntamento è alle 11 ai giardini di Piazza Bernini. Saranno presenti mons. Gianrico Ruzza, vescovo ausiliare di Roma, i rifugiati del Centro di San Saba, gli studenti delle scuole e gli abitanti del quartiere.
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