Sinodo. Michelangelo-Infinito incanterà le detenute di Rebibbia
Roberta Barbi – Città del Vaticano
L’arte è testimone di bellezza del creato e strumento di evangelizzazione. Papa Francesco lo ha ricordato più volte, come ha sottolineato il valore della divulgazione della cultura in carcere. Con questa intenzione, durante il Sinodo dei giovani,e in seguito a un’udienza privata in cui il Papa stesso ha invitato Sky a portare i film d’arte nelle prigioni di tutto il mondo per trasmettere speranza ai detenuti è nato il progetto Liberi nell’Arte: quando l’arte incontra la realtà carceraria. Francesco ha più volte ribadito che l’arte è testimone di bellezza del creato e strumento di evangelizzazione. E il primo dei quattro appuntamenti in agenda è con il carcere femminile di Rebibbia, in cui verrà portato il genio incontrastato di Michelangelo, che nel film diretto da Emanuele Imbucci ha il volto di Enrico Lo Verso.
Liberi nell’arte, con l’arte e grazie all’arte
Il progetto, inserito nel programma del Sinodo in corso, è sostenuto da Sky e promosso da Vatican News e Ucsi Molise, in collaborazione con l’Ispettore generale dei cappellani e con il Ministero della Giustizia. “Non ho avuto il minimo dubbio nel sostenere questa iniziativa che si pone in perfetta sintonia con quanto sto cercando di portare avanti – ha dichiarato il ministro, Alfonso Bonafede – credo, infatti, fortemente nel valore sociale e rieducativo dei progetti di inclusione basati sull’arte, la cultura, lo sport e la formazione”.
Michelangelo, l’artista e l’uomo
Nella pellicola, che ha già riscosso un consistente successo di pubblico e critica all’uscita nelle sale italiane, il Buonarroti viene ritratto sia come artista, attraverso la sua vasta e insigne produzione nota a tutti, sia come uomo, con una meticolosa ricostruzione del contesto storico. Inoltre, nel film sono presenti innovativi effetti digitali e immagini realizzate con tecniche di ripresa assolutamente rivoluzionari per un’opera senza precedenti che fa incontrare lo spettacolo del cinema con l’emozione che suscita l’arte.
La bellezza che favorisce il reinserimento
“Attraverso la realizzazione dei film d’arte s’intende dare il proprio contributo alla divulgazione della cultura e dei suoi valori attraverso la bellezza”, anticipa Cosetta Lagani, direttore Cinema d’Arte Sky la presentazione di domani alle detenute in un incontro alla presenza del protagonista e moderato da Davide Dionisi di Vatican News. Da questo presupposto sono nate opere come Michelangelo e Caravaggio, che sarà proiettato la prossima settimana a Paliano: “film scelti per le proiezioni negli istituti di reclusione proprio perché il loro messaggio è molto affine al cardine di questo progetto, volto a favorire la cultura come veicolo di integrazione sociale dei detenuti”, ha concluso.
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