"Tavolata romana": mangiare insieme, nessuno escluso
Emiliano Sinopoli e Claudia Valenti – Città del Vaticano
Una tavola lunga 270 metri imbandita per 650 persone, sedute per un pranzo frugale, offerto dalle organizzazioni aderenti. “I partecipanti – spiega a Vatican News Giulia Pigliucci, responsabile dell’ufficio stampa Focsiv - provengono dagli Sprar, dal Centro Astalli e dalle associazioni stesse che hanno promosso l’iniziativa. A loro viene servito un pranzo gratuito, fatto da un piatto di pasta, un frutto e del pane”. Duecento i volontari di tante associazioni nazionali e locali, per garantire la buona riuscita dell’evento e tanti gruppi di artisti di strada italiani e stranieri per sottolinearne la multiculturalità.
Accoglienza e integrazione
Roma è da sempre una città aperta e accogliente, che sin dalle sue origini, ha saputo offrire un’opportunità a chi vi arriva o vi arrivava anche da lontano. “Abbiamo deciso che questa Italia – dice Giulia Pigliucci - sta andando in una direzione che non è la direzione di tutti, quindi abbiamo ideato questa Tavolata per dire che Roma sa ancora accogliere, integrare, creare convivenza e mescolare lingue, cibi, tradizioni, storie, senza lasciare nessuno escluso”.
Promuovere la ‘cittadinanza attiva’
“Oggi, di fronte al dramma epocale delle migrazioni - ha affermato dal canto suo Sabrina Alfonsi, presidente del Municipio Roma I - vogliamo riaffermare con forza l’idea che Roma non ha paura delle differenze di cultura o di religione ma le considera una ricchezza, uno dei valori su cui vuole costruire il suo futuro e abbiamo deciso di farlo con un gesto altamente simbolico, come quello di condividere il cibo”.
Una tavolata ‘per una sola umanità’
"La Tavolata - ha sottolineato Gianfranco Cattai, Presidente Focsiv- nasce dal bisogno di ritrovarsi insieme per parlarci e conoscerci l’uno l’altro. Un messaggio recepito da 70 associazioni e Ong locali, nazionali e internazionali che si sono messe a disposizione e ne hanno compreso il senso profondo: il superamento degli individualismi nella prospettiva di una sola Umanità nella stessa Casa comune.” "Non è un caso che siamo in via della Conciliazione – ha affermato ancora Giulia Pigliucci - un luogo speciale della nostra città dove laicità e spiritualità si stringono simbolicamente la mano e abbracciano il mondo. Infatti hanno aderito alla manifestazione anche le Chiese evangeliche, l’Unione delle Comunità Islamiche d’Italia e la Tavola valdese”.
Roma e Milano legate dalla condivisione
L'iniziativa romana si è ispirata a quella voluta a Milano lo scorso giugno dall’Assessore Pierfrancesco Majorino , realizzata dall’Associazione Kamba di Emanuela Vita e dal Comitato Insieme senza Muri, a cui hanno partecipato oltre 5.000 cittadini, ognuno dei quali ha portato un piatto legato alla propria infanzia e alla propria origine familiare da condividere. L’evento di oggi si realizza, inoltre, in concomitanza con La Casa è Comune, una due giorni prevista tra venerdì 19 e sabato 20 ottobre nel capoluogo lombardo. Un collegamento tra Roma e Milano per ribadire che in Italia ci può essere una pacifica convivenza ad iniziare dalle città più grandi.
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