800 giornalisti assassinati negli ultimi 10 anni
Stefano Leszczynski - Città del Vaticano
I delitti contro gli operatori dei media sono crimini contro i diritti umani, perché ledono libertà fondamentali e minano i principi dello stato di diritto. Pericoli che sono stati riconosciuti a livello internazionale con una risoluzione dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite nel 2013, con cui veniva istituita la “Giornata internazionale per mettere fine all’impunità per i crimini commessi contro i giornalisti”. Ad oggi, la realtà dei fatti ci dice che solo un caso su 10 di delitti commessi contro giornalisti si conclude con una condanna. La Giornata di quest’anno pone l’attenzione su 7 paesi: Messico, Pakistan, Afghanistan, Iraq, Yemen, Somalia e Ucraina. Da oggi per 21 giorni la Federazione internazionale dei Giornalisti IFJ porterà avanti la campagna intitolata #EndImpunity.
A Radio Vaticana Italia il segretario generale della Federazione della Stampa italia, Raffaele Lorusso la situazione dei giornalisti è mlto delicata e pericolosa, quando con il loro lavoro vanno ad illuminare le zone d’ombra dei singoli Stati
Per Raffaele Crocco, fondatore e direttore dell’Atlante dei conflitti nel mondo, i giornalisti sono minacciati un po’ in tutto il mondo e molti di loro muoiono sempre di più sui fronti di guerra. Crocco spiega qual è la situazione attuale
Infine la giornalista di Repubblica, Federica Angeli, per molto tempo minacciata dalla mafia di Ostia per aver denunciato la criminalità organizzata, spiega il senso della Giornata in relazione alla sua storia personale
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