La Colletta Alimentare, ideale prosecuzione della Giornata dei poveri

Tradizionale appuntamento, oggi in 13 mila supermercati italiani, in occasione della Giornata nazionale della Colletta Alimentare: si raccolgono alimenti a lunga conservazione per sostenere 8 mila strutture caritative

Giada Aquilino - Città del Vaticano

Sono 145 mila i volontari impegnati oggi in 13 mila supermercati di tutta Italia per invitare a donare alimenti a lunga conservazione: quanto offerto, nei prossimi mesi, verrà distribuito a oltre 8 mila strutture caritative, come mense per i poveri, comunità per minori, banchi di solidarietà, centri d’accoglienza, che aiutano più di un milione e mezzo di persone bisognose, di cui quasi 140 mila bambini. Sono tutti i numeri dell’odierna Giornata nazionale della Colletta Alimentare, promossa dalla Fondazione Banco Alimentare e giunta alla ventiduesima edizione. “Fare una spesa in più per chi la spesa non se la può permettere”, offrendo “alimenti per l’infanzia, sughi, pelati, tonno in scatola, olio d’oliva, riso, legumi e biscotti”: è il senso dell’iniziativa nelle parole di Andrea Giussani, presidente della Fondazione Banco Alimentare Onlus, che a Vatican News spiega come si tratti ormai di un “invito tradizionale”, a cui quest’anno si aggiungono delle novità. “Abbiamo aumentato il numero dei punti vendita, per dare a tutti maggiori possibilità d’offerta. E - aggiunge - abbiamo per la prima volta lanciato una colletta on line, con tre catene della grande distribuzione”, anche perché sono cambiate le abitudini degli italiani, che al giorno d’oggi scelgono di fare la spesa pure via internet (Ascolta l'intervista ad Andrea Giussani).

Obiettivo: 16 milioni di pasti

“Il bisogno non è in calo”, sottolinea Giussani proprio quando l’Istat segnala come lo scorso anno si sia toccato il numero più alto, dal 2005, di individui in povertà assoluta: oltre 5 milioni. “Quest’anno ci siamo posti come obiettivo quello di raggiungere l’equivalente in alimenti di 16 milioni di pasti, che distribuiremo nelle settimane successive in forma di cibo, di pacchi famiglia, alle mense o alle strutture caritative. Ma c’è di più: lo scopo - evidenzia Giussani - è anche quello di incontrare persone, di proporre un piccolo gesto che fa anche pensare al proprio modo di stare in questa società, all’attenzione a chi è nel bisogno, magari al vicino che è più in difficoltà di noi, un’attenzione che forse l’attuale società, soprattutto nelle grandi città, tende a dimenticare”. Un impegno che non si esaurisce con la Giornata della Colletta: “ogni giorno - prosegue il presidente della Fondazione Banco Alimentare Onlus - raccogliamo cibo eccedente che altrimenti verrebbe gettato via e ogni giorno lo distribuiamo alle 8 mila strutture caritative convenzionate con noi”.

Continuità con la Giornata mondiale dei poveri

Domenica scorsa è stata la Giornata mondiale dei poveri, voluta da Papa Francesco che, nell’occasione, ha esortato “a diventare strumenti di misericordia nel tessuto sociale”. Una delegazione del Banco Alimentare ha salutato il Pontefice all’udienza generale di mercoledì in Piazza San Pietro, quindi ha incontrato l’Elemosiniere apostolico, il cardinale Konrad Krajewski. “Siamo mossi dal desiderio di aderire ai richiami del Papa”, sottolinea Giussani, in “un donare con un senso”, proponendo la Giornata nazionale della Colletta Alimentare in “continuità” con la Giornata mondiale dei poveri. “In Elemosineria - dice Giussani - abbiamo consegnato un anticipo della raccolta odierna, per essere concretamente vicini ai poveri che il cardinale segue a nome del Papa: due furgoni di alimenti, perlopiù della prima colazione, quindi biscotti, caffè, latte”. Perché i poveri rimangono protagonisti della Colletta, non solo come destinatari delle offerte. C’è chi, pur “palesemente in stato di difficoltà, entra al supermercato - racconta Giussani - magari per fare una spesa minima e, avvicinato dai nostri volontari in un clima di festa e gioiosità, sceglie di acquistare una piccola scatoletta di marca di primo prezzo e la consegna agli operatori dicendo: ‘di solito sono io che chiedo aiuto, oggi sono io che vi aiuto’”.

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24 novembre 2018, 09:03