"Prophetic Economy": nuovi modelli economici alternativi
Adriana Masotti e Andrea De Angelis – Città del Vaticano
Una rete internazionale composta da sette organizzazioni: Comunità Papa Giovanni XXIII, Nomadelfia, Movimento globale cattolico del clima, Movimento ATD Quarto Mondo, Associazione Mondo di Comunità e Famiglia, iniziativa Slot-Mob e Movimento dei Focolari. Questa la radice dell’evento “Prophetic Economy” che si è aperto stamattina nel Centro Mariapoli di Castel Gandolfo (Roma) per concludersi domenica. Obiettivo: convocare i “Change-makers“, cioè i "produttori di cambiamento" nel mondo dell’economia sociale e solidale per favorirne la collaborazione a livello internazionale e per percorrere insieme nuove strade per combattere la povertà e la crisi ambientale.
Micro modelli di economia alternativa
Una collaborazione che punta a proporre modelli economici alternativi. Nel corso del Convegno, ciascuna delle organizzazioni presenterà “esperienze che - spiega Elisabetta Sormani di Mondo di Comunità e Famiglia - abbiamo definito profetiche, promosse da persone che credono nello sviluppo umano integrale e nella sostenibilità“. Tra gli studiosi presenti Jeffrey Sachs, esperto di tematiche ambientali americano ed economista di rilievo internazionale che è intervenuto questa mattina, e Luigino Bruni, economista italiano e coordinatore internazionale del progetto Economia di Comunione. A dare un contributo allo scambio anche persone che vivono l'esclusione e la povertà nel quotidiano. “I pensieri che pure delle persone povere possono dare per risolvere le grandi sfide del nostro pianeta saranno messi in evidenza e questo è un forte segno di inclusione e speranza” , afferma Jean Tonglet del Movimento ATD Quarto Mondo, uno degli organizzatori dell’evento.
L'incoraggiamento di Papa Francesco
Un forte incoraggiamento al progetto di "Prophetic Economy" è giunto anche da Papa Francesco. Quando, lo scorso 10 maggio, ha visitato Nomadelfia il Papa ha detto: “Continuate su questa strada incarnando il modello dell'amore fraterno anche mediante opere e segni visibili nei molteplici contesti dove la carità evangelica vi chiama.” E nello stesso giorno a Loppiano, il Centro internazionale dei Focolari, riferendosi al piccolo Polo imprenditoriale dei Focolari, ha auspicato “l’incisività e la proiezione su vasta scala di questo promettente impegno”.
Sviluppo e ambiente, un legame inscindibile
Povertà e cambiamenti climatici sono strettamenti legati e a questi il fenomeno migratorio. “Come ci ha detto anche Papa Francesco nella Laudato si’ - dice ai microfoni di Radio Vaticana Italia, Florencia Locascio, coordinatrice dell’evento di questi giorni -, il grido dei poveri e il grido della terra, sono lo stesso grido e sempre di più si vede che la crisi climatica sta portando anche ad una povertà sociale, a problemi economici molto gravi; inoltre, anche il sistema economico sbagliato è responsabile della crisi climatica. Allora, ci vuole una visione integrale: non si può più pensare all’ecologia degli anni Novanta, né al sociale scollegato dalla questione ambientale, senza pensare ai limiti della Terra". (Ascolta l'intervista a Florencia Locascio)
Tante risposte verso un unico obiettivo
Ma quali le soluzioni a questi problemi? Quali le proposte che emergeranno a Castel Gandolfo? “ Mi chiede se c’è una risposta, se ci sono soluzioni - risponde ancora la Locascio - noi ci proviamo. Ognuno ha un pezzettino di risposta, perché ogni organizzazione, ogni movimento, ogni persona ha una vocazione particolare per trovare risposte ad una parte del problema. Allora, mettendoci insieme magari riusciamo a pensare a livello di sistema. Ad esempio, c’è l’Economia di Comunione del Movimento dei Focolari che dà risposte nel ripensare il ruolo dell’azienda, dell’imprenditore verso il bene comune, la condivisione delle risorse e l’inserimento lavorativo. Atd Quarto Mondo aiuta le persone, che si trovano in situazioni di povertà estrema, a trovare la propria dignità e anche a far sentire la loro voce nei posti dove si prendono le decisioni; c’è la Comunità Papa Giovanni XXIII che ha diverse cooperative sociali e centri di accoglienza; l’operazione Colomba che agisce nelle zone di guerra e potrei continuare... “.
Il contributo concreto dei giovani
Nel programma verrà dato ampio spazio all’impegno dei ragazzi e dei giovani: come quello del tedesco Felix Finkbeiner, 20 anni, che ne aveva 9 quando ha cominciato a piantare alberi per salvare il clima globale. Flex ha poi fondato un’organizzazione di bambini e ragazzi ormai diffusa in tutto il mondo che ha piantato già oltre 15 miliardi di alberi. Oppure, l’iniziativa “FameZero”, promossa dalla FAO a cui aderiscono i più giovani del Movimento dei Focolari.
I giovani, i leader di domani
“Un'economia profetica agisce secondo un’ottica di giustizia, di pace, di protezione della creazione, e tutto questo è ciò che Papa Francesco ci chiede”, ha detto nel suo intervento Jeffrey Sachs. Ha poi costatato: “Questo è ciò che i governi hanno effettivamente accettato di fare fissando gli Obiettivi di sviluppo sostenibile, ma non è il modo in cui la nostra economia mondiale opera oggi. E i giovani sono i più interessati a un'economia profetica perché domani saranno i leader di un mondo di pace, di sviluppo condiviso e di rispetto verso l’ambiente o, ahimè, di un mondo in conflitto, dove i cambiamenti climatici costringono alla migrazione di massa e dove persistono intollerabili disuguaglianze. Abbiamo delle scelte da fare e – ha concluso l’economista americano - sono davanti a noi oggi. Ciò che dobbiamo fare è riorientare il sistema in cui funziona la nostra economia”.
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