Giornata Persone con Disabilità: l'avventura di Viaggio Italia
Eugenio Murrali - Città del Vaticano
Danilo Ragona e Luca Paiardi non si sono arresi all’immobilità e hanno avuto ragione. Vent’anni fa, dopo un incidente, si sono trovati su una carrozzina a causa di una lesione spinale traumatica. Potevano pensare che fosse tutto finito e invece nei corridoi dell’Unità Spinale di Torino è nata la loro amicizia. Nel tempo, hanno trovato il coraggio e capito che non bisogna dare alla disabilità il potere di annullare la vita, hanno intuito nei limiti nuovi confini da esplorare, non hanno rinunciato a perseguire progetti professionali ed esistenziali.
Viaggio Italia un’iniziativa per dare forza
Danilo è un progettista designer, Luca un architetto; nel 2015 hanno deciso di creare Viaggio Italia: un modo per condividere le loro esperienze, per aiutare chi ha perso la speranza a comprendere le possibilità che esistono in una condizione di disabilità. Hanno sensibilizzato le amministrazioni e i privati sui temi dell’accessibilità e dell’eliminazione delle barriere architettoniche, hanno scoperto di poter essere autonomi e ora aiutano altre persone a diventare indipendenti. Viaggio Italia è anche un progetto di comunicazione costruito intorno al binomio viaggio e sport. Consiste in un sito, un blog, ma anche in un impegno nel settore turistico, perché Danilo e Luca, con l’aiuto di diversi sponsor e aziende, esplorano percorsi, talvolta estremi, e li propongono a chi voglia vivere le loro avventure.
Un record di viaggi e di gioia di vivere
Dal 2015 i due amici, con le loro carrozzine, le automobili e i camper con i comandi al volante, sono stati in oltre 50 città in Italia e all’estero, hanno visitato Fuerteventura, il Kenya, l’India, il Brasile, viaggiando in totale per più di 150 giorni e praticando 30 attività sportive. Quello che li spinge è il desiderio di comunicare la gioia della vita e la possibilità di autonomia per chi convive con la disabilità.
Alcune iniziative di solidarietà
Se la solidarietà di Danilo e Luca consiste prima di tutto in un messaggio positivo e nella condivisione delle loro esperienze di autonomia e gioia, non mancano nel loro progetto alcune azioni concrete. Nel 2016 hanno organizzato una raccolta fondi per un furgone adattato destinato a un amico paraplegico. Nel 2017 si sono impegnati in un’altra campagna per migliorare l’accessibilità delle unità abitative di CasaOz, a Torino, un centro di accoglienza per bambini e famiglie che incontrano la malattia. Nel 2018 hanno sostenuto l’associazione Orient@menti per la scuola e l’ostello dei bambini di Lamayuru, in India. Hanno inoltre fondato l’associazione no-profit B-Free, per sostenere progetti legati allo sport e all’accessibilità.
La visita in Kenya
Quest’anno una delle esperienze più significative per i due viaggiatori è stata l’escursione in Kenya, dove hanno conosciuto i ragazzi dell’Unità Spinale di Nairobi e hanno consegnato loro una carrozzina ultraleggera. Importantissima è stata la visita allo Slum della città, la baraccopoli: “Quando vai in quei posti – raccontano – dove non c’è nulla, dove le fogne sono a cielo aperto, dove si vive per strada, con tutte le regole che questa impone, ti senti fortunato”.
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